Il Tar del Veneto non ha imposto nessuna sospensiva: l’iter per il recupero dell’ex Ospedale al mare del Lido di Venezia (un impegno di Cassa depositi e prestiti e TH Resorts che prevede la creazione di due strutture, una del ClubMed e una del gruppo TH, con l’attivazione parallela della prima Scuola italiana di ospitalità) può proseguire. “Finalmente una buona notizia: per il Lido, e per Venezia, si tratta di una enorme possibilità di rilancio”. Parola di Beniamino Piro, presidente dell’Agenzia Sviluppo Venezia, l’ente istituito dal Comune proprio per valorizzare le iniziative di investimento mobiliare e immobiliare, con l’obiettivo di attirare capitali e investimenti. Piro, giornalista lidense, un passato tra carta stampata, grandi aziende, Fininvest e attività finanziarie, è un “volontario” (nessuna retribuzione) spinto dalla forte volontà di rilanciare il brand Venezia nel mondo.
E questa operazione all’ex Ospedale del Lido può essere un buon volano. È così, presidente?
Dico solo che nel 1956 il Lido contava su 500 mila turisti. Sa quanti sono oggi? Sempre 500 mila. Mentre il Cavallino è arrivato a contarne milioni, per non dire di Jesolo o Caorle. La realtà è che qui siamo rimasti fermi, che equivale a tornare indietro: trent’anni fa c’erano sette discoteche, oggi neanche una; da 1500 camere in strutture a cinque stelle siamo passati a 200 camere in un solo hotel, l’Excelsior, uno solo per 12 chilometri di litorale. Per il resto, è una lunga teoria di siti e alberghi abbandonati, tra incuria e tristezza, con speculatori che a volte lasciano tutto fermo per anni, in attesa di poter acquistare a ribassi estremi. Nel frattempo l’isola muore e si trasforma in un gerontocomio, dove sembra non si possa fare chiasso, aprire un chiosco, modificare insomma in alcun modo il sopore diffuso.
Quindi?
Quindi l’iniziativa di Cassa depositi e prestiti è una grande boccata d’ossigeno, il primo grande intervento che ho avuto modo di sostenere. Un progetto che ha basi solide, tanto quanto Cdp, che oggi di fatto è il quinto fondo sovrano al mondo. Il ricorso che era stato presentato mi sembra non avesse nessun fondamento, visto che già la Sovrintendenza aveva valutato e dato parere favorevole sull’abbattimento e il recupero dei vari padiglioni dell’ex Ospedale, demolibili e fatiscenti. Adesso si può accelerare: entro la fine del mese il Comune varerà la variante al Prg necessaria, e con questa l’iter burocratico in carico a Venezia sarà ultimato. Resta da concludere il passaggio dal Demanio a Cdp dell’ex monoblocco e poco altro. Poi si potrà partire davvero. Tutti noi ci contiamo davvero (venerdì l’Agenzia terrà una conferenza stampa per ribadire il sostegno all’operazione, ndr), anche perché il recupero dell’ex Ospedale porterà tra l’altro anche l’attivazione di circa 400 posti di lavoro, tra diretti e indiretti.
Ma oltre ai resorts c’è anche l’attivazione della Scuola italiana di ospitalità.
Altro innesto benefico, che porterà un po’ di vita anche nei mesi morti, da ottobre ad aprile, con l’arrivo di docenti e soprattutto giovani studenti, per di più da ogni parte d’Italia e del mondo. L’Agenzia che dirigo è nata proprio con lo scopo di rilanciare e attirare. La Scuola potrà essere davvero uno snodo funzionale, per di più impegnato nell’alta formazione in hotellerie, requisito fondamentale per la ripresa del settore.
Turismo e cultura, insomma, possono essere i capitali veneziani su cui investire?
Noi promuoviamo un territorio unico al mondo, una metropoli dove vivere, lavorare e investire. Abbiamo altre iniziative in corso d’opera, alcune proprio al Lido. E stiamo studiando un concept con Alibaba, la più grande piattaforma di scambio del mondo, per lanciare Gate of Venice, un sito per promuovere il nostro territorio sul mercato più grande, la Cina. Se potremo contare anche sulle nuove proposte ricettive di qualità al Lido, come i resorts di ClubMed e TH, sarà un atout in più, un buon biglietto da visita.
(Alberto Beggiolini)