Orietta Berti con “Quando ti sei innamorato” ha convinto tutti in occasione della sua esibizione di ieri al Festival di Sanremo 2021, nonostante la classifica parziale fino a questo momento non la premi. In collegamento con “Storie Italiane”, la cantante ha rivelato un retroscena connesso al suo ingresso sul palco: “Sono scivolata dietro le quinte quando sono entrata! Per fortuna un signore mi ha recuperato. Osvaldo? L’ho sentito al telefono e mi ha detto ‘quando canti domani ti devi emozionare di più'”.
Orietta Berti ha quindi asserito: “Quando sono entrata in scena e ho visto tutta questa orchestra schierata davanti a me, ho vissuto una grandissima emozione. Non vedo l’ora che venga questa sera, quando canterò una canzone di Endrigo (‘Io che amo solo te’) insieme alle Deva, ragazze molto brave con voci particolari. Abbiamo diviso le frasi a tavolino per dare risalto a ciascuna di loro“. Infine, un secondo “scoop”: le conchiglie sull’abito indossato ieri sera dall’artista sono il marchio dello stilista che l’ha realizzato. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Orietta Berti al Festival di Sanremo 2021 con “Quando ti sei innamorato”
Luminosissima Orietta Berti per il suo ritorno al Festival di Sanremo 2021. Per l’occasione ha scelto anche un colore, il blu, che ben si abbina pure con la scenografia. Le si perdonano anche le conchiglie che sul mare blu del suo abito. Lei ha avuto il compito di rompere il ghiaccio nella seconda serata della kermesse sul palco dell’Ariston e non ha commesso neppure una sbavatura, del resto con la sua carriera alle spalle era difficile pensare che l’emozione per il ritorno potesse giocarle brutti scherzi. A proposito del tempo passato, ha subito bacchettato Fiorello che durante la presentazione aveva detto che mancava da 19 anni sul palco dell’Ariston. «Veramente sono 29», ha subito precisato Orietta Berti, che poi al termine della sua esibizione ha ricevuto il benvenuto di Amadeus. Poi ha preso i fiori di Sanremo, senza l’ausilio del carrello, e ha mandato subito in archivio il suo debutto. (agg. di Silvana Palazzo)
Orietta Berti al Festival di Sanremo 2021
“Oriettona” è il ritorno più simpatico a questo Festival di Sanremo 2021. Certo, fa un po’ sorridere vederla in mezzo a rapper arrabbiati, gruppi di giovani che vivono in un mondo lontano dal suo come dalla Terra alla Luna, ma ogni Sanremo che conta deve accontentare tutte le fasce di pubblico. Così funziona da sempre e figurarsi se Amadeus non avesse fatto uguale. Ma chi se la ricorda Orietta Berti, a parte il pubblico di Che tempo che fa di Fabio Fazio di cui è ospite fissa? Manco la casalinga di Voghera, quella che non si perde un Festival. Eppure per lei questa è la dodicesima apparizione, dalla prima che risale al lontano 1966 all’ultima quella del 1992. Quest’anno partecipa con “Quando ti sei innamorato“: “Parla un incontro che diventa passione. Non è capitato solo a me di amare un solo uomo per tutta la vita”, ha detto a Tv Sorrisi e Canzoni. La Berti, infatti, sposata dal 1967 con Osvaldo Paterlini da cui ha avuto due figli.
Orietta Berti: la carriera
Emiliana doc, famosa per la sua passione per la buona cucina, Orietta Berti nasce il primo giugno 1943 in provincia di Reggio Emilia. La carriera comincia con altri “giovani” della zona, Iva Zanicchi e Gianni Morandi, il successo arriva grazie a “Un disco per l’estate” nel 1965, dove la giovane artista propone Tu sei quello. Nel 1961, partecipa al concorso “Voci Nuove Disco d’Oro” e conosce Giorgio Calabrese, direttore artistico della Karim (etichetta discografica attiva fino al 1966), che le propone un contratto discografico. Nel 1964 firma un contratto con la Polydor e pubblica il suo primo album Orietta Berti canta Suor Sorriso. Nel 1965 vince “Un disco per l’estate 1965”, la “Mostra Internazionale di Musica Leggera” con il brano Tu sei quello, il “Festival delle Rose” con la canzone Voglio dirti grazie. Nel 1966 approda per la prima volta sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo, con il brano Io ti darò di più, che insieme a quelli sopracitati faranno parte del suo secondo album Quando la prima stella. È del 1967 la sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo con uno dei suoi brani più celebri: Io, tu e le rose. La carriera tutta in ascesa, vede il culmine negli anni ‘70, quando si classifica in terza posizione a “Un disco per l’estate 1970″ con quella che forse è la sua canzone più conosciuta: Fin che la barca va. Nello stesso anno la Rai le dedica uno speciale in quattro puntate incentrato sulla sua carriera e sulla sua vita dal titolo La cugina Orietta. Dal 1972 al 1974 incide ben 3 album, tutti di successo: Più italiane di me, Cantatele con me e Così come le canto. Nel 1979 esce il primo di una serie di singoli dedicati ai più piccoli: Ecco arrivare i Barbapapà, seguito l’anno dopo da La Balena, sigla di Domenica In. Nel 1984 da una svolta alla sua carriera pubblicando Le mie nuove canzoni, con il quale inizia a prodursi da sola, e collabora con Umberto Balsamo e Cristiano Malgioglio.
Orietta Berti: tra cinema e televisione
Tra gli anni ‘80 e ‘90 partecipa a programmi come: Premiatissima, varietà di Canale 5, C’era una volta il festival e Una rotonda sul mare. Nel 2000 vengono pubblicati due album che racchiudono alcuni dei suoi successi più famosi: Il meglio di Orietta Berti Vol.1/Vol.2., e inizia le sue tournée in tutto il mondo (Stati Uniti, Australia, Canada, ecc.). Nel 2003 pubblica Emozione d’autore, album che trae ispirazione dalla sua collaborazione con Maurizio Costanzo a Buona Domenica. Nel 2006 Orietta celebra i suoi 40 anni di carriera pubblicando l’album Exitos latinos, in lingua spagnola. Nel 2010 riceve il Premio Speciale Mia Martini alla carriera per i suoi 45 anni di attività.
Pochi lo sanno, ma Orietta ha avuto anche un breve ruolo nel cinema, ma con registi importanti: grandi nomi come Ettore Scola, che la dirige nel nell’episodio: L’Uccellino della Val Padana, contenuto ne I nuovi mostri o Paolo Villaggio che la affianca in Quando c’era lui …caro lei! (1978). Più recentemente partecipa al documentario del 2009 di Daniele Coluccini: Finché l’Emilia va. Molti poi i varietà televisivi di cui è stata ospite: nel 1992 è ospite fissa del varietà Acqua calda su Rai Due, insieme al comico/autore Giorgio Faletti. Nel 1993, Orietta, passa a Italia 1, canale per cui conduce con le ragazze di Non è la RAI la trasmissione pre-serale intitolata Rock’n’Roll. Diventa ospite fisso a Domenica in per la stagione 1995-1996. Nel 1997 insieme a Fabio Fazio e Claudio Baglioni è protagonista di Anima mia, programma in cui duetta con Baglioni interpretando la canzone Il nostro concerto di Umberto Bindi. Nello stesso anno inizia la fruttuosa collaborazione con Quelli che il calcio, che dura fino al 2001, e che la vede inviata speciale sia sui campi da calcio che in giro per il globo.
Conduce, insieme a Fabio Fazio, Sanremo Giovani 1997 su Rai 1 che vede protagonisti i nuovi volti della musica leggera come Annalisa Minetti, Alex Britti, Max Gazzè e Mario Venuti. Nel 1999 conduce il “Dopofestival” insieme a Teo Teocoli. Maurizio Costanzo la vuole come ospite fissa a Buona Domenica su Canale 5 per l’edizione 2001-2002, che poi si prolunga fino al 2006. Milly Carlucci, nel 2006, include la cantante nella terza edizione di Ballando con le stelle. Nel 2018 partecipa a Celebrity Masterchef Italia e si classifica seconda dopo Anna Tantangelo, giudici dell’edizione: Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo. Dal 2018 al 2019 è giurata e coach nelle prime due edizioni del programma Ora o mai più su Rai 1, condotto da Amadeus.
Orietta Berti e la morte di Luigi Tenco
Purtroppo carriera musicale di Orietta Berti è stata segnata da un evento tragico, il suicidio di Luigi Tenco durante il festival del 1967. Nella sua lettera d’addio il cantante accusò proprio la canzone portata da Orietta Berti, Io, tu e le rose, di aver causato il suo gesto: “Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e a una commissione che seleziona La rivoluzione”. Fu un colpo durissimo per lei: “La gente dell’ambiente mi salutava a mala pena. I giornalisti non mi volevano intervistare….Quel periodo era così. Ne sono venuta fuori grazie a mio marito e all’amore del mio pubblico. È stata dura”. Ma la colpa era solo di Sanremo, di volere, ieri come oggi, portare in concorso canzoni troppo diverse tra loro.