La pandemia produce ancora effetti nefasti nel mondo, così come in Italia: il commissario Arcuri apre la conferenza stampa con i consueti numeri internazionali e nazionali sullo sviluppo dell’emergenza Covid-19. «Non si riesce a sconfiggere questo terribile virus: da noi oggi si registrano 521 decessi, 84.202 da inizio pandemia. 1 ogni 24 italiani si sono contagiati al Covid, circola ancora tra di noi anche se da qualche giorno la pressione su terapie intensive è reparti Covid inizia lievemente ad alleggerirsi. L’inasprimento del Decreto di Natale sta producendo i suoi effetti almeno in termini di contenimento rispetto al resto d’Europa», sottolinea il commissario ricordando nuovi materiali dati alle Regioni per sostegno a terapie intensive e reparti Covid.
95,3% dei contagi in isolamento domiciliare, 4,3% ricoverati in ospedale, 0,5% in terapia intensiva: «cautela e responsabilità deve continuare ad essere la cifra di queste settimana, continuare a tenere alta la guardia per proteggere i nostri cari come abbiamo imparato a fare». Serve attendere che i vaccini e i vaccinati siano sempre di più, ricorda Arcuri: «questo può accadere solo se le dosi arriveranno tutte», ribadisce il presidente di Invitalia facendo subito riferimento a semi-stop da Pfizer. «Somministrazioni sarebbero state anche maggiori ma i ritardi nelle consegne da parte di Pfizer lo hanno impedito»: 80mila vaccinazioni al giorno in media nelle scorse settimane, da sabato però solo 28mila, un terzo di fatto. «Necessità ora di tenere nei magazzini le dosi che servono per i richiami: 20% di fiale in meno anche nella prossima settimana, questo ha prodotto rallentamenti e anche pregiudizi attorno a questa campagna. Ci hanno avvisato all’ultimo e con poco preavviso». La media italiana è scesa e così è stata scelta redistribuzione tra le Regioni per compensare l’asimmetria che l’azienda ha posto in essere per consentire la dose di richiamo: «se ci sono meno vaccini per forza la campagna rallenta e la gran parte di questi dovranno servire per i richiami. Così si rallenta la procedura di vaccinazioni alle categorie pre-ordinate (over 80, ndr)».
MEDICI E GARA PRIMULE: LE NOVITÀ
Arcuri ricorda la necessità di attendere con forte speranza l’arrivo del vaccino AstraZeneca per implementare la campagna di vaccinazione; in merito alle azioni legali contro Pfizer invece il commissario pre-annuncia una serie di iniziative a partire dalla prossima settimana. «2.638 unità medici-infermieri verranno inviati sul territorio per rafforzare la campagna di vaccinazione a partire dalla prossima settimana, una volta sistemata le ultime interlocuzioni delle Regioni per l’esatto indirizzo finale di queste risorse», annuncia il commissario Arcuri.
Da ultimo, Arcuri spiega come la gara per i padiglioni temporanei – le famose primule – avrà inizio a breve, da dopo il 27 gennaio 2021: «senza il rallentamento delle dosi di Pfizer saremmo già entrati nella fase 2 della vaccinazione con gli over 80, presto ripartiremo a correre». Bisogna volersi bene, questo è il messaggio dato da Arcuri citando lo spot di Tornatore: «vaccinarsi significa voler bene a se stessi, ai propri cari e alla propria comunità. Noi lavoriamo tutte le notti perché gli italiani possa volersi bene il più a fondo possibile».
LE DOMANDE AD ARCURI
Calo del 20% la prossima settimana che ripercussione avrà? Dal 1 febbraio si tornerà a regime?
«Il sistema di rendicontazione della campagna vaccinale ha un pregio, è disponibile a chiunque e in tempo reale: confermo che la prossima settimana noi distribuiremo il 20% di fiale di vaccino in meno e raccomando a tutti di guardare in quei giorni l’andamento della campagna e troverà l’evidenza di questo fatto spiacevole. L’esperienza di queste settimane ci fa abbandonare gli auspici e le possibilità rispetto a quello che accadrà nelle prossime settimane perché aspettiamo che alle comunicazioni facciano seguito delle previsioni e poi delle consegne che corrispondano alle previsioni. Per ora i dati sono questi, purtroppo non abbiamo certezza sul numero di dosi nelle prossime settimane».
AstraZeneca, c’è già un piano di consegne dopo il 29 gennaio?
«3 cose devono succedere prima di questa somministrazione: l’EMA autorizzi il vaccino, dal 29 gennaio; la verifica delle condizioni poste da EMA con l’AIFA che autorizzi e confermi tali condizioni; esistano le dosi di vaccino e che vengano consegnate. Su questa terza previsione i contatti con azienda sono già in corso organizzando la distribuzione: tutte le dosi verranno consegnati a Pratica di Mare nell’HUB nazionale e noi distribuiremo con l’Esercito. Al momento – e lo sottolineo – le informazioni che noi abbiamo prevedono consegna 8 milioni di dosi nel primo trimestre di quest’anno».
Vaccini ai carcerati e migranti: cosa si farà?
«Il Parlamento italiano ha approvato su proposta del Ministro Speranza un piano per le vaccinazioni che ha definito già le categorie in funzione del tempo. Fino a quando questo piano non verrà modificato io ben poco posso fare sulla scansione delle categorie; non solo, noi riceviamo numerose e legittime sollecitazioni da parte di rappresentanti di categorie che ci richiamano alla valutazione sulla priorità di vaccinazione per la categoria che rappresentano. Al momento per i detenuti si pensa alla vaccinazione in momento successivo agli over 80, insieme ad altre categorie come operatori sevizi pubblici essenziali, personale scolastico, forze dell’ordine e personale trasporti».
Ritardi Pfizer solo per l’Italia o per tutti? Acceleriamo su Reithera?
«Il ritardo è allargato a tutti i 27 Paesi, preciso però che l’Italia ha avuto andamento molto forte della campagna di vaccinazione mentre invece altri hanno fatto molto meno. La riduzione è omogenea, gli effetti nefasti non sono omogenei nei vari Paesi a causa dell’andamento delle campagne. Su Reithera invece si sta iniziando fase 2 e 3 per la vaccinazione: faccio il tifo perché noi possiamo avere molto presto il nostro vaccino».
Perché i vaccini anche a dirigenti e personale amministrativo?
«Il nostro obiettivo è far diventare gli ospedali e le RSA Covid-free: per questo abbiamo dovuto vaccinare anche i dirigenti e personale non medico all’interno degli ospedali. È necessario mettere in sicurezza la vita degli over 80 al più presto: se la vaccinazione fosse continuata con i ritmi che facevamo prima, la vaccinazione sarebbe già iniziata dappertutto per gli anziani ma ci siamo trovati di fronte a minore dotazione della materia prima. Abbiamo vaccinato 1,3 mln di italiani ma abbiamo dovuto tenere dosi per poter fare dopo 21 giorni tutti i richiami per gli stessi: per questo la vaccinazione degli over 80 comincia con qualche giorno in ritardo».
LA CONFERENZA STAMPA DI ARCURI
Si rinnova anche per questo 21 gennaio 2021 l’appuntamento con la conferenza stampa settimanale del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: alle ore 18.30 in diretta video streaming sul canale YouTube di Invitalia, il responsabile dell’emergenza coronavirus in Italia farà il punto sulle ultime importanti novità della campagna vaccini e sul contrasto al Covid con dati e considerazioni. Nel giorno in cui la Fondazione Gimbe sottolinea il calo del 20% nei contagi, il Commissario Arcuri con ogni probabilità inizierà a dare qualche anticipazione in merito al monitoraggio Iss in arrivo domani con le considerazioni degli scienziati esperti del Comitato Tecnico Scientifico.
Il fulcro però della conferenza stampa odierna rimane ovviamente la situazione tutt’altro che semplice che si profila per le vaccinazioni dopo i ritardi e il calo dosi di Pfizer: lo stesso Arcuri ha annunciato, con il Governo, l’attivazione dell’avvocatura di Stato per lanciare eventuali azioni legali contro la multinazionale Usa produttrice dei vaccini anti-Covid. Secondo fonti vicine alla Commissione Europea citate dall’Huffington Post non è piaciuta affatto all’Europa la “mossa” di Arcuri, pur confermando il ritardo momentaneo delle dosi di Pfizer: «Non sta a noi commentare le azioni legali ma certo non ci si aspetta che gli Stati o le istituzioni europee denuncino le case farmaceutiche».
CAMPAGNA VACCINI: LE ULTIME NOVITÀ
È però nel Consiglio Ue di oggi – convocato con ordine del giorno il contrasto al Covid-19 – che la stessa Europa ha fatto sapere come dalla prossima settimana Pfizer consegnerà il 100% delle dosi previste per ogni singolo Paese: «Questa settimana ci sono stati ritardi sulla consegna delle dosi di vaccini Pfizer, per tutti gli Stati membri, ma saranno assorbiti entro metà febbraio. Dalla prossima settimana le consegne torneranno al 100% delle dosi previste settimanalmente», spiega un portavoce della Commissione Europea. Arcuri informerà nella conferenza stampa lo stato dell’arte dei richiami nelle singole Regioni, entrati ovviamente in crisi e a rischio dopo lo stop momentaneo delle dosi in arrivo: Lazio, Veneto, Trentino, Toscana e non solo, sono tanti i territori che lamentano un problema importante nelle vaccinazioni laddove dovesse permanere l’attuale situazione. La Regione Lazio con l’assessore alla Sanità D’Amato ha fatto sapere stamane che, causa dei ritardi delle forniture da parte di Pfizer, «la Regione Lazio ha deciso di sospendere la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 per garantire i richiami a chi ha già avuto la prima dose». Altri temi che il Commissario dovrà affrontare sono i piani per la vaccinazione degli Over80, le tempistiche medie per l’immunità di gregge, la polemica con la Lombardia sui vaccini “in base al Pil” (poi parzialmente smentito dalla stessa Letizia Moratti in un secondo momento) e il piano di contrasto al potenziale arrivo della “variante inglese”.