Sulle consegne dei vaccini anti Covid sviluppati da Pfizer-BioNTech potrebbe scoppiare una battaglia legale, visto che il governo italiano è pronto a far causa per i tagli alle consegne. Negli ultimi giorni sono serpeggiati alcuni sospetti, come quello di alcune nazioni, a partire dagli Stati Uniti, favorite da Pfizer. In realtà, anche in Usa verranno consegnate meno dosi. Questo perché si è scoperto che ogni fiala di vaccino può contenere sei dosi, non cinque, se il preparato viene somministrato con una siringa speciale “a basso volume morto”. Visto che negli Stati Uniti dovevano essere consegnati 200 milioni di vaccini entro luglio, così Pfizer sarebbe già a buon punto. Il cambio di programma ha investito in primis l’Europa.
Anche qui, spiega il Corriere della Sera, è difficile per le autorità sanitarie ricorrere perché i contratti sono stipulati tenendo conto di un numero di dosi, non di fiale, da consegnare. In tal caso, non c’è una carenza di vaccini anti Covid di Pfizer-BioNTech. La conferma in tal senso arriva dai Centri vaccinali di diverse Regioni, tra cui Lombardia, Sicilia ed Emilia-Romagna.
VACCINI, SCOPPIA CASO SIRINGHE DI PRECISIONE
Non mancano le dosi di vaccino, ma le siringhe di precisione che permettono di estrarre la quantità giusta. «Non sono proporzionate alle fiale: se avessimo quelle potremmo sempre avere sei dosi per fiala e non 5, così come ha suggerito l’Aifa, e tentare di colmare il gap», fanno sapere alcuni Centri vaccinali, come riportato dal Corriere della Sera. Sono quelli che questa settimana non hanno ricevuto queste siringhe dalla struttura commissariale per l’emergenza, mentre per la Calabria il problema è stato riscontrato la settimana scorsa. Si stanno allora usando siringhe per la tubercolina, che però non consentono di estrarre sei dosi. In Sicilia allora si usano anche le scorte acquistate in maniera autonoma, in Lombardia sta accadendo lo stesso. Altri centri avvertono: «Mentre per i vaccini c’è un calendario, per le siringhe di precisione non sappiamo quante aspettarcene a quando arriveranno».
ARCURI SU CAOS VACCINI E SIRINGHE: “MENO PER PFIZER”
Non è tardata ad arrivare la replica di Domenico Arcuri, che parla di una «volontà di distogliere l’attenzione dei cittadini dalla vera problematica che in questi giorni attenta al corretto proseguimento di vaccinazione in Italia, ovvero la mancata fornitura delle fiale destinate al nostro Paese». Con la solita irriverenza con cui replica alle critiche, il commissario all’emergenza Domenico Arcuri parla di «dotte disquisizioni sul numero di dosi per fiala, sei anziché cinque» e smentisce che il problema sia la mancanza di siringhe di precisione. Nel comunicato stampa precisa che questa settimana «si è provveduto a distribuire un numero inferiore di siringhe per la banale ragione che la Pfizer ci ha inviato un numero inferiore di fiale di vaccino». E questo accadrà anche la settimana prossima «in cui arriveranno il 20% di fiale in meno rispetto a quanto era stato comunicato dall’azienda».
Ma Arcuri conclude la nota con una rassicurazione: «Quando riprenderà la regolare distribuzione dei vaccini non saranno di certo le siringhe a mancare». Ma se non si possono usare queste siringhe di precisione, il 16% delle dosi già acquistate, e per ora non sostituibili, andrebbe perduto.