Anche cani e gatti con ogni probabilità dovranno fare il vaccino contro il coronavirus. Ad ipotizzare che anche gli animali domestici debbano sottoporsi a vaccinazione sono ormai numerosi esperti, concordi nel dire che questa mossa sia necessaria per frenare la diffusione dell’infezione da Sars-Cov-2 ed evitare lo sviluppo di nuove pericolose varianti capaci di sfuggire alla protezione offerta finora dai vaccini. A lanciare questo messaggio nella comunità scientifica sono stati, sulle pagine della rivista Virulence, gli esperti di virologia, malattie infettive e genomica dell’Università dell’East Anglia, l’Earlham Institute e l’Università del Minnesota. Come riportato da “La Stampa”, gli esperti nel loro intervento hanno sottolineato come uno dei rischi maggiori in prospettiva per la salute pubblica sia proprio la continua evoluzione del virus negli ospiti animali, come gatti e visoni, cui fa seguito la trasmissione in ospiti umani suscettibili.
“VACCINO ANCHE PER CANI E GATTI”: GLI ESPERTI, COSI’ EVITEREMO NUOVE VARIANTI
Per evitare che il virus evolva ulteriormente, scongiurando il rischio che si verifichino eventi di “spillback“, o salto di specie, gli esperti sottolineano come “non è impensabile che la vaccinazione di alcune specie animali domestiche possa essere necessaria anche per frenare la diffusione dell’infezione“. Nell’articolo pubblicato su “Virulence“, i ricercatori fanno anche un appello affinché venga mantenuto alto il livello d’attenzione. Analizzando a ritroso l’andamento della pandemia, infatti, gli autori notano come il lancio di pacchetti di stimolo economico sembri aver alimentato in molti paesi il tasso di trasmissione del virus da persona. Con molti governi Guardando indietro a ciò che è accaduto, infatti, evidenziano come il lancio di pacchetti di stimolo economico, in molti paesi sembra aver alimentato il tasso di trasmissione da persona a persona. Mentre diversi governi stanno negoziando un “equilibrio precario” tra salvare l’economia e prevenire le vittime da Sars-Cov-2, a detta degli esperti è necessario intervenire ora con un’azione più forte per mitigare, in seguito, le conseguenze ben più gravi di varianti virulente.