Il Covid premia i negozi capaci di dimostrarsi più adatti alle nuove esigenze di acquisto. E tra questi, a primeggiare sono i Discount. “Nel 2020 – afferma Romolo De Camillis, Direttore Retailer di Nielsen Italia – le vendite in questo canale sono cresciute dell’8,1%, il secondo dato più alto se comparato a quello dei principali Paesi dell’Europa occidentale, nonché indicatore di un trend decisamente superiore alle media di settore, che indica una crescita del 4,3%”.
Un allungo più che significativo, quindi, che ha consentito ai Discount di tagliare un traguardo importante: stando sempre alle rilevazioni di Nilesen, il fatturato medio per metro quadro di questa categoria ha infatti raggiunto i 5.800 euro, una soglia vicina dunque a quella dei 5.860 euro totalizzati dai diretti concorrenti, i supermercati. Si colma così il gap che divideva i due canali solo 10 anni, quando il divario era piuttosto netto: 4.560 euro per metro quadro contro 5.330 euro.
I motivi del boom
Alla base del buon riscontro ottenuto dalla formula low cost, c’è un mix di fattori diversi. “Il connubio tra prezzi competitivi – spiega De Camillis – che hanno spinto i consumatori a comprare nei Discount dall’inizio della crisi europea di dieci anni fa, e una chiara modernizzazione di assortimento e offerta – la cosiddetta ‘supermarketizzazione’ dei Discount -, ha portato il canale a crescere costantemente, moltiplicando sia la sua quota di mercato, sia la sua presenza sul territorio nazionale. Ma questo successo è dovuto anche alla sempre maggiore attenzione ai prezzi da parte dei consumatori, aumentata ulteriormente con la crisi generata dal Covid-19“.
Al vertice per capacità di risparmio
La capacità dei Discount di eccellere nel fattore convenienza è del resto testimoniata anche dall’annuale inchiesta di Altroconsumo, che ha coinvolto 1.869 ipermercati e supermercati e 194 discount su tutto il territorio nazionale. Ebbene, dall’analisi emerge chiaramente come la classifica delle insegne che primeggiano alla voce “spesa con prodotti economici”, si distinguono proprio le catene low cost: in prima posizione infatti si sono classificate ex aequo Aldi ed Eurospin – al vertice per il secondo anno consecutivo – insieme a MD e Penny Market.
L’espansione di Aldi
Un primato questo, che nel caso di Aldi viene affiancato anche dal raggiungimento di un altro obiettivo importante: a soli tre anni dal debutto nel nostro Paese, l’insegna festeggia l’apertura del suo centesimo negozio in Italia, diventando così un caso di eccellenza all’interno del Gruppo Aldi Süd a livello internazionale. Un risultato – si legge in una nota della catena – ancora più significativo perché raggiunto nonostante la grande emergenza sociosanitaria del 2020.