“La dichiarazione che ho rilasciato è che non è tutto vero nel film ma che si tratta della verità” sono le parole di Elton John, protagonista dell’ultima pellicola di Dexter Fletcher. Quali sono dunque queste piccolezze che sono state taciute o parzialmente modificate? A rivelarlo è stata Amica, che ha fatto un elenco punto per punto dei dettagli non esattamente veritieri ma utili alla “finzione scenica”. Per prima cosa, il nome d’arte di Reginald Dwight non è un’omaggio a John Lennon, come si vede nel film, bensì a Long John Baldry, un componente della prima band di Elton John, i Bluesology. E poi c’è l’incontro con John Reid, manager e grande amore del musicista britannico. Che non sarebbe avvenuto a Los Angeles ma a Londra. Falso anche il titolo della prima canzone suonata negli Stati Uniti: non si tratta di Crocodile Rock ma di Your Song. Infine c’è una verità che forse sarebbe stato meglio non raccontare. Si sta parlando del matrimonio con Renate Blauel, realmente durato 4 anni. Un evento molto importante nella vita del cantante, sebbene alla donna non abbia fatto piacere di apparire nel film: per questo motivo ha sporto denuncia per violazione della privacy.
ROCKETMAN, IL FILM INCENSURATO SULLA VITA DI ELTON JOHN
Elton John e la sua storia nel film “Rocketman“: un lungo viaggio alla scoperta di uno dei cantautori di maggior successo della storia della musica mondiale. La pellicola, diretta da Dexter Fletcher con protagonista l’attore Taron Egerton, è stata un grandissimo successo conquistando i botteghini e il Premi Oscar alla migliore canzone. Un Biopic intenso ed emozionante che ha colpito lo stesso baronetto inglese che alla stampa ha dichiarato: “guardare qualcun altro che interpreta te, vedere cose che ricordi accadere di nuovo davanti ai tuoi occhi, è davvero molto strano, sconvolgente, è come fare un sogno incredibilmente vivido.
La storia di come sono finito al cinema, piangendo alla vista della mia famiglia 60 anni fa, è lunga e complicata. E inizia, naturalmente, con una donna transgender nuda con scintille che volano fuori dalla sua vagina”. Il film racconta, senza alcuna censura, l’infanzia e l’ascesa del grande Elton John che parlando proprio della gestione della pellicola ha rivelato: “gli studios volevano ridurre le scene di sesso e droga, così che il film non fosse vietato ai minori di 13 anni. Ma io non ho vissuto una vita adatta ai minori di 13 anni”, ha scritto John. (Agg. di Silvia Polvere)
Elton John: “Rocketman: non è tutto vero nel film ma si tratta della verità”
Elton John parlando proprio del film Rocketman ha dichiarato: “non volevo nemmeno un film strabordante di sesso e droghe, ma che fosse equo nel gestirli.Tutti sanno che ho avuto un bel po’ di entrambi durante gli anni ’70 e ’80, quindi non aveva senso suggerire che dopo ogni concerto tornassi tranquillamente nel mio albergo con un bicchiere di latte caldo e la Bibbia a farmi compagnia”. Anche la scelta dell’attore Taron Egerton chiamato a vestire i panni del geniale ed estroso Sir Elton John è stata approvata a pieni voti dal cantante di Rocketman che ha raccontato: “ho dato i miei diari a Taron da leggere quando ha avuto il ruolo. E’ venuto a casa mia, abbiamo mangiato curry da asporto e chiacchierato, e gli ho permesso di vederli. Sapevo che Taron era l’uomo giusto quando l’ho sentito cantare Don’t Let the Sun Go Down on Me, pensavo fosse davvero importante che chiunque mi interpretasse non usasse il lip-sync”.
Il cantautore britannico ci ha però tenuto a fare una doverosa precisazione: “il film è una fantasia che si basa su dei fatti: ho davvero tentato di suicidarmi davanti alla mia famiglia nel bel mezzo di un party assumendo un’overdose e buttandomi in piscina; nella realtà non cantavo Rocket Man mentre ci provavo. La dichiarazione che ho rilasciato è che non è tutto vero nel film ma che si tratta della verità”.