Monitoraggio Covid Italia, al via il tavolo tecnico per la sorveglianza viro-immunologica di infezioni emergenti. Oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Consorzio Italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione di SARS-CoV-2 e per il monitoraggio della risposta immunitaria alla vaccinazione. Questa nuova struttura è nata su input del Vice Ministro della Salute Pierpaolo Sileri e con il coordinamento e la supervisione dell’Istituto Superiore di Sanità.
Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, ha ricordato l’emergere di nuove varianti nelle ultime settimane – da quella inglese alla sudafricana, fino a quella brasiliana, che è quella che preoccupa di più – rimarcando: «C’è la necessità che il Paese si adegui, vuol dire avere una capacità di fuoco maggiore ed è molto importante avere un sistema di sorveglianza e allerta precoce, che ci permetta di identificare queste varianti in maniera più veloce».
MONITORAGGIO COVID ITALIA: IL TAVOLO TECNICO DI SORVEGLIANZA
Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, e Giorgio Palù, Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, hanno messo in risalto l’importanza del monitoraggio Covid in Italia con la nascita di questo nuovo tavolo tecnico. Il numero uno di Aifa ha evidenziato: «L’iniziativa non è né più né meno quella fatta da altri Paesi, si tratta di fare sorveglianza sul virus con un coordinamento efficiente. Oggi sequenziare è diventato un lavoro semplicissimo, un virus si sequenzia in pochi minuti, ma non è solo questo. Credo che questa possa essere un’occasione per rilanciare il Paese e per fare nascere opportunità per i giovani».
Presente in conferenza stampa anche il viceministro Pierpaolo Sileri: «Con il professor Palù abbiamo discusso più volte la necessità di fare un passo avanti rispetto a necessità sempre crescenti. L’Italia ha bisogno di fare rete, di fare sistema, che consente di utilizzare meglio i soldi. Noi medici, noi ricercatori, pensiamo sempre che siano troppo bassi e credo che sia giusto così. Questo tavolo dovrà sfociare in questa messa in rete di laboratori, in un consorzio: qualcosa di utile anche in futuro per tutte le esigenze. Questa pandemia finirà ma ve ne saranno altre». Questa nuova struttura ci consentirà di non vivere alla giornata ma di «fare una programmazione di convivenza con questo virus e con le sue eventuali varianti».