La Regione Lazio potrebbe tornare in zona gialla già da domenica 31 gennaio, cioè quando il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà la nuova ordinanza dopo aver ricevuto l’aggiornamento sul monitoraggio dei contagi. Se dovesse essere approvata, la misura resterebbe in vigore fino al 15 febbraio. A far ben sperare sono tre parametri che negli ultimi giorni sono stati in netto miglioramento. Il primo è l’indice Rt che risulta essere già tra lo 0,91 e lo 0,96, quindi all’interno del range di sicurezza. Il secondo è il calo dei casi giornalieri. Il terzo è il tasso di incidenza ogni 100mila abitanti, che nell’ultimo rilevamento è sceso a quota 132. Infine c’è il dato della pressione sulle terapie intensive: anche in questo caso la situazione a Roma e nel Lazio risulta essere in netto miglioramento.
LAZIO IN ZONA GIALLA? IN BILICO CON LIGURIA
Ma resta comunque in bilico insieme alla Liguria, perché la fase di discesa dei parametri, indispensabile per la revisione dell’assegnazione, è cominciata una sola settimana fa quando in realtà ne servono due. Il nodo per i tecnici della Regione è aggirabile, ma in realtà potrebbe non essere così. Ce la può fare il Veneto, ma al gruppo potrebbero aggiungersi Emilia-Romagna – che ha tutti i dati in calo eccetto l’occupazione dei reparti di terapia intensiva, che resta stazionario attorno al 30%, poco sopra la media nazionale – Marche e Sardegna. Per queste ultime due però la situazione è differente. il governatore Francesco Acquaroli ha già annunciato un dossier per chiedere al governo di far tornare le Marche in zona gialla. Più complessa la situazione per la Sardegna, dove il tasso di riproduzione di una malattia infettiva R0 sarebbe poco attendibile. Anche Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta in pressing sul ministero della Salute per tornare a colorarsi di giallo, ma i numeri in questi casi sono meno evidenti. La Sicilia avrebbe dati da zona gialla, mentre la situazione è delicata per la provincia autonoma di Bolzano, dove sono saliti notevolmente i nuovi casi.
COSA CAMBIA IN ZONA GIALLA
Tutto è ancora ipotetico, si aspetta il verdetto finale del ministro Speranza che arriverà il 31 gennaio. Intanto i commercianti, che da giorni mordono il freno, si tengono pronti a ripartire. Ma cosa cambia in zona gialla? Per prima cosa è possibile consumare cibi e bevande all’interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5.00 alle 18.00. Negli stessi orari è consentita la vendita d’asporto senza restrizioni di cibi e bevande. L’asporto può proseguire anche nella fascia oraria dalle 18.00 alle 22.00, ma è vietata in tali orari ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, l’importante è rispettare le norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Torna ad esserci più libertà anche per gli spostamenti, consentiti nella fascia oraria tra le ore 5.00 e le 22.00 in tutto il territorio regionale.