A Storie Italiane un importante aggiornamento sull’omicidio della 17enne Roberta Siragusa per cui al momento si trova in carcere il 19enne fidanzato Pietro Morreale. Come riferito dall’inviata del programma di Rai Uno, il Gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del ragazzo, che rimane quindi in carcere a causa dei gravissimi indizi nei suoi confronti; gli inquirenti temono infatti che lo stesso possa reiterare il reato e inquinare le prove. Il movente sarebbe la gelosia, l’attaccamento morboso di Pietro Morreale verso la 17enne Roberta Siragusa. Secondo quanto raccolto dal programma Storie Italiane, è probabile che la notte della morte della giovane di Caccamo, Pietro Morreale abbia tentato un approccio sessuale verso la giovane, ma lei voleva troncare la relazione dopo un anno e mezzo di fidanzamento. Sarebbe quindi scappata dall’auto ma lui l’avrebbe fermata e poi non si sa bene cosa sia accaduto dopo. Sul luogo del delitto, il famoso dirupo, sono stati trovati un mazzo di chiavi e un lembo di tessuto forse appartenente alla giacca della vittima.
Francesco Fredella, in collegamento con Storie Italiane, ha commentato: “Nel 2020 il 40.6% di omicidi sono stati femminicidi, un dato allarmante e questo è un omicidio feroce, un femminicidio, dove ancora non riusciamo bene a capire che cosa sia accaduto realmente. Ovviamente c’è la presunzione di innocenza e vogliamo andare con i piedi di piombo, ma se venisse confermato Pietro Morreale colpevole sarebbe un altro tassello drammatico di questo 2021 appena iniziato, soprattutto perchè a quanto pare era un amore un po’ malato, lei voleva lasciarlo: in nome della libertà ha perso la vita ed è assurdo pensare che si sia dato fuoco da sola, ipotesi assurda, non esiste”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OMICIDIO ROBERTA SIRAGUSA, PARLA UN AMICO: “PIETRO MORREALE LA MINACCIAVA DI MORTE”
Continua a tenere banco a “Storie Italiane” la vicenda dell’omicidio di Roberta Siragusa, la 17enne uccisa nei giorni scorsi e per la cui morte è in stato di fermo Pietro Morreale, il 19enne fidanzato della vittima. In queste ore è emersa la testimonianza di un’amica della giovane, che ha riassunto le ultime ore di vita di Roberta: “Lei e Pietro erano a questo festino e se ne sono andati. Praticamente Roberta era in macchina con lui e lui voleva fare l’amore con lei. Lei si è rifiutata, voleva essere riaccompagnata a casa. Poi lui non so se l’ha spinta, se l’ha buttata là dentro o se è caduta da sola. E poi lui aveva la benzina nella macchina e l’ha dovuta bruciare”.
“Io sto morendo, io sto male – aggiunge –. Praticamente dice che lui si è calmato, sereno e beato e ha chiamato sua madre, dicendo che cercava Roberta, ribadendo che lui l’aveva lasciata davanti a casa. Lo devono lasciare in carcere a vita, questo è un caso che fa danno in giro, lo devono lasciare chiuso a chiave lì dentro, è una m**** umana, è una m**** umana!“.
OMICIDIO ROBERTA SIRAGUSA: PIETRO MORREALE IN STATO DI FERMO
La morte della 17enne Roberta Siragusa, trovata morta in un burrone nelle campagne di Caccamo nei giorni precedenti, era stata giustificata così nelle scorse ore, come riferito dall’Huffington Post, dal fidanzato, Pietro Morreale: “Roberta dopo una lite si è data fuoco con una bottiglia di benzina, non l’ho uccisa”. Eppure, il 19enne aveva minacciato ripetutamente in passato la sua compagna, come testimoniato di fronte alle telecamere di “Storie Italiane” da un amico, che ha rivelato: “Lei non lo amava più, non lo voleva più, ma lui aveva sviluppato un’ossessione verso di lei. La minacciava, le diceva che se lo lasciava ammazzava la sua famiglia, ammazzava lei. Alzava anche le mani su Roberta“. Il ragazzo intervistato, che ha parlato senza farsi inquadrare in volto, ha aggiunto quanto segue: “Penso che possa averle fatto del male per gelosia. Lui è rimasto solo, non aveva amici, aveva soltanto lei. Roberta mi mancherà tantissimo, era una brava e bellissima ragazza, che poteva avere di più, tanto di più”.