A “Storie Italiane” si è parlato ancora una volta dell’omicidio di Rosina Carsetti, la 78enne uccisa in casa il 24 dicembre scorso, giorno della vigilia di Natale, e sul quale vige ancora un alone di mistero. I cellulari della figlia Arianna e del nipote della vittima (Enea), tra il 30 e il 31 dicembre sono stati effettivamente resettati e i legali difensori hanno asserito che, secondo i loro assistiti, quei due telefoni avevano un’anomalia. Peraltro, un tecnico informatico di nome Luca Russo si sta occupando di questa vicenda, esaminando anche computer, due notebook, un tablet e i modem.
Inoltre, si stanno revisionando i filmati di sei telecamere per escludere oppure trovare la versione fornita dai familiari il 24 dicembre, quando un ladro si sarebbe introdotto nell’abitazione della donna. L’autopsia ha infine rilevato che Rosina ha segni sul suo corpo di fratture sulle costole e di una clavicola: l’anziana sarebbe stata schiacciata, anche se fin qui si è sempre parlato di morte per soffocamento.
OMICIDIO ROSINA CARSETTI: NIPOTE FERMO NEL PARCHEGGIO DEL SUPERMERCATO PER PIÙ DI UN’ORA
Sul caso dell’omicidio di Rosina Carsetti, è emerso in queste giornate di indagini che il nipote della vittima, Enea, sarebbe rimasto fermo in auto all’interno del parcheggio del supermercato presso il quale si era recato nel pomeriggio per acquistare della carne per più di un’ora. Intanto, due giorni fa gli indagati (marito della vittima, figlia e nipote) sono stati convocati in ospedale per la misurazione esatta del loro peso corporeo: cosa stanno cercando di dimostrare gli inquirenti? È molto probabile che si voglia verificare un’eventuale compatibilità con i segni inequivocabili di schiacciamento. Il prossimo 8 febbraio, ha annunciato l’inviato di “Storie Italiane”, Vittorio Introcaso, saranno condotti degli esami irripetibili dai Ris di Roma, durante i quali saranno esaminati materiale biologico e i soldi (i duemila euro rilevati nella macchina di Arianna). La sensazione è che la verità non sia ormai così lontana e che presto si possa giungere a svelarla in via del tutto definitiva, rendendo così giustizia alla povera Rosina Carsetti.