Oggi Italia Viva sarà al Quirinale per le consultazioni dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Matteo Renzi fa il punto sulla crisi di governo con una e-news. Il senatore di Rignano ha esordito citando le «improbabili soluzioni personali» tentate nelle ultime settimane, spiegando che è arrivato il momento di parlare al Paese con il linguaggio della verità, una stoccata neanche tanto velata: «La verità, non le veline. La politica, non il populismo».
Matteo Renzi è poi tornato sul passo indietro di Italia Viva, evidenziando che l’apertura della crisi era necessaria. L’ex premier ha messo nel mirino Giuseppe Conte, rimarcando che «stiamo andando a sbattere su economia, vaccini e scuola». Non è mancata una frecciatina ai media: «Siamo totalmente esclusi dalla comunicazione di alcune testate, possiamo contare solo sul TAM TAM».
MATTEO RENZI: “SONO DISPIACIUTO PER LA APPENDINO”
«In Parlamento non c’è più una maggioranza giustizialista», ha aggiunto Matteo Renzi nella sua e-news, ricordando che oggi il ministro Bonafede non avrebbe ottenuto i voti in Senato per la sua relazione. E il leader di Italia Viva si è soffermato sulla condanna a Chiara Appendino per i fatti di Piazza San Carlo: «Le sentenze non si commentano, si rispettano. E ovviamente si attende la Cassazione. Il primo pensiero naturalmente va alle vittime di quella terribile follia durante la finale di Champions. E ai delinquenti che usarono lo spray urticante. Ma voglio anche dire che da ex sindaco sono dispiaciuto. Perché si afferma una responsabilità per i primi cittadini molto difficile da accettare».
Matteo Renzi ha messo in risalto di non essere come i giustizialisti, «che usano i processi per regolare i conti della politica», ribadendo di sperare che la prima cittadina venga assolta in appello: «Non mi interessa il fatto che i grillini non fanno così con noi, preferendo sempre avere due pesi e due misure. Noi restiamo persone civili, anche e soprattutto davanti alle decisioni della magistratura».