Dopo i vaccini di Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca, in Europa avremo altri due vaccini. «Prima di Pasqua potremmo avere cinque vaccini in totale», ha annunciato infatti Armando Genazzani, che è il rappresentante italiano al Chmp (Committee for medical products for humans use) di Ema, l’Agenzia europea del farmaco. Ai microfoni di Sky Tg24 ha spiegato che Johnson & Johnson «ha presentato i dati del suo vaccino efficace dopo una dose e poi c’è Novavax che è particolarmente avanti». Genazzani ha spiegato che questi vaccini sono stati pensati per il coronavirus senza varianti: «C’è un riconoscimento degli anticorpi che si vengono a creare con l’immunizzazione leggermente inferiore per queste varianti, ma rimangono efficaci».
Ma con le tecnologie che sono state messe a punto per lo sviluppo dei vaccini, quella a mRna e quella con adenovirus, questi possono essere “aggiornati”. «Le aziende sono in grado di correggere in corsa i vaccini per renderli efficaci anche contro le varianti. Per un po’ di tempo dovremmo rincorrere il virus».
GENAZZANI (EMA) SU VACCINO ASTRAZENECA
Armando Genazzani si è espresso anche sul vaccino di AstraZeneca, che ha destato delle perplessità nell’opinione pubblica perché l’Aifa non lo raccomanda per over 55 e perché ha un’efficacia più bassa rispetto ai vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna, cioè del 60%. «Vorrei chiarire che il vaccino di AstraZeneca è di “serie A”, un ottimo vaccino», ha dichiarato a Sky Tg24. In fase di sperimentazione ha dimostrato di poter «ridurre la possibilità di contrarre una malattia sintomatica come hanno dimostrato gli altri due vaccini». Dunque, il vaccino AstraZeneca «riduce più del doppio la possibilità di contrarre la malattia, di quasi due terzi». Pertanto, Genazzani dell’Ema lo ritiene altrettanto utile per far ripartire il Paese, anche se molto dipende dalle dosi ricevute. «È un vaccino, quello di AstraZeneca, che rientra perfettamente in una campagna vaccinale e speriamo ne arrivino altri».
In merito alla questione degli over 55, ha chiarito: «L’Aifa non ha detto che questo vaccino è vincolato ai pazienti al di sotto dei 55 anni, ma ha detto che nel momento in cui vi sono una quantità sufficienti di vaccini per partire con una campagna vaccinale per gli anziani, essendo quello di AstraZeneca una vaccino che presenta delle evidenze inferiori, e stiamo ancora aspettando dei dati che arriveranno dagli Usa tra 3-4 settimane», allora «può partire una seconda campagna vaccinale per le persone ad alto rischio di contrarre il virus ma non ad alto rischio di mortalità».