E se Ilaria Capua divenisse la prossima Ministro della Salute nell’imminente Governo Draghi? L’ipotesi è iniziata a circolare nei vari totoministri di queste ultime ore, con un esecutivo tecnico “di alto profilo” incaricato da Mattarella sulle spalle dell’ex Governatore BCE che potrebbe presentare una squadra di esperti in grado di traghettare il Paese fuori dalla crisi politica, economica ma anche sanitaria.
E da qui nascono i diversi nomi che potrebbero essere scelti dal Presidente incaricato Draghi, con Andrea Crisanti e Ilaria Capua su tutti: direttrice dell’UF One Health Center presso l’Università della Florida, tra i volti più “noti” mediaticamente degli scienziati apparsi in tv e sui giornali per commentare la pandemia Covid-19, Ilaria Capua ha anche un passato da parlamentare in appoggio ai Governi di Centrosinistra. C’è però chi non vede in Ilaria Capua un profilo “giusto” ed un collega che come lei gli italiani hanno imparato a conoscere negli scorsi mesi: «Ilaria Capua ministra della Sanità? Non la vedo adatta a quel ruolo. Non ha nessuna esperienza di sanità pubblica», è durissimo Massimo Galli, infettivologo e direttore di reparto all’Ospedale Sacco di Milano.
GALLI “STRONCA” CAPUA COME MINISTRO SALUTE
Intervistato a “The Breakfast Club” su Radio Capital, Galli non vede di buon occhio la possibile scelta di Ilaria Capua alla guida del Dicastero della Sanità nel difficile compito di gestire la pandemia e il piano vaccinale nei prossimi mesi. «Non è adeguata. Se si cerca il nome di un tecnico, serve qualcuno di competente in quell’ambito», aggiunge ancora l’infettivologo in radio. Il rischio che possa nascere un “Governo di virologi” viene dibattuto in queste ore su diversi retroscena dei quotidiani, anche se l’indirizzo dato da Draghi nelle poche parole proferite fuori dal Quirinale presuppone un piano ben più ampio della “sola” gestione della crisi sanitaria: «vincere la pandemia, completare campagna vaccinale, offrire risposte ai cittadini, rilanciare il Paese sono le sfide davanti a noi». Come ha poi spiegato nel passaggio finale del breve discorso dalla Sala delle Feste del Quirinale, il Premier incaricato aggiunge «Abbiamo a disposizione le risorse dell’Europa, possiamo fare molto per il futuro del nostro Paese con uno sguardo attento al futuro delle giovani generazioni e alla coesione sociale».