Molti di voi si ricorderanno senza dubbio la canzone “Dragostea Din Tei”, brano dance in rumeno che all’inizio del nuovo millennio, erano i primi Duemila, spopolò nelle discoteche, non soltanto italiane, e alla radio. Il pezzo più famoso era senza dubbio il ritornello che faceva “nu ma, nu ma iei”, tormentone che riuscì a vendere un milione di copie nel Vecchio Continente, raggiungendo anche il primo posto nella classifica dei singoli più venduti d’Italia.
Bene, dopo questa doverosa premessa, veniamo al cuore della notizia, ovvero al “remix” in chiave cristiana, proposto in questi giorni dalla stessa Haiduchii, la cantante di “Dragostea Din Tei”. Il nuovo titolo è “Parliamo di Gesù”, e in realtà non è un vero e proprio inedito. Era stata infatti pubblicata ben due anni fa su Youtube, era il 2019, ma solamente ora è divenuta virale grazie ai social, come riferisce l’edizione online de IlFattoQuotidiano.it.
DRAGOSTEA DIN TEI È “PARLIAMO DI GESÙ”: IL VIDEO DEL BRANO DI HAIDUCHII
Una nuova “Dragostea Din Tei” affiancata anche da un videoclip inedito, in cui si vede Haiduchii mentre canta in una chiesa al fianco di un parroco, tale don Alessandro Cossu di San Teodoro, nota località marittima in Sardegna sulla costa est. “Parliamo di Gesù” rappresenta tra l’altro l’unione fra due diversi pensieri cattolici visto che lui cristiano e lei ortodossa, si sono uniti per dare vita ad un messaggio di gioia, pace e amore, attraverso il canto, un linguaggio universale che arriva sempre. “Ehilà, ehilà, dobbiamo con coraggio spenderci per te Gesù – si sente in un passaggio della canzone – proprio adesso sceglimi (…) Dai su, pure tu, dici sì, a Gesù”. Paula Monica Mitrache, vero nome di Haiducii, è tornata così sulla cresta dell’onda dopo quasi due decenni; al momento vive in Puglia, ambasciatrice della comunità rumena, dopo aver lavorato in passato anche come consigliera dell’ex sindaco barese, Michele Emiliano, attuale numero uno della regione. In un’intervista di qualche anno fa aveva dichiarato: “Se io a pranzo parlo di mediazione culturale o faccio un incontro diplomatico, la sera nessuno mi vieta di salire su un palco ed essere Haiducii”.