«È possibile fare politica mantenendo integrità e valori» secondo Barack Obama. Lo ha spiegato a Che tempo che fa, ai cui microfoni ha parlato anche dell’irruzione al Congresso Usa da parte dei sostenitori pro Trump. «Non potremo mai cancellarla», ha dichiarato l’ex presidente degli Stati Uniti. E non dobbiamo farlo. «Ce la dobbiamo stampare nella mente per ricordare che la democrazia non è un bene che viene dal cielo, ma che tutti noi dobbiamo rinnovare. Dobbiamo sempre investire nella democrazia». Soprattutto in un periodo in cui veniamo sommersi da informazioni, molte delle quali false, quindi «lesive per le nostre democrazie». Riguardo la politica, Barack Obama riconosce la sua imperfezione, «ma si può fare in modo positivo, e in quel caso porta un contributo alla società, o in modo negativo, e allora porta la conflittualità».
Nell’intervista Fabio Fazio ha stuzzicato anche alcuni ricordi della sua giovinezza. «Il mio sogno da bambino era quello di fare l’architetto, era interessato anche al basket ma di certo non ero Lebron James. Non sognavo certo di fare il presidente». Barack Obama ha parlato anche della Siria: «Ci sono cose durante il mandato presidenziale che accadono e ti spezzano il cuore, una è ciò che è accaduto in Siria. La Primavera araba era una grande promessa di democratizzazione della regione, ma in luoghi come la Siria questa promessa è diventata guerra civile con il coinvolgimento di russi e iraniani». L’ex presidente degli Stati Uniti ritiene di aver preso una serie di decisioni per migliorare la situazione senza dover invadere di nuovo un altro Paese del Medio Oriente: «Pensavo fosse una cosa irresponsabile». (agg. di Silvana Palazzo)
Barack Obama, il retroscena su George Clooney e Amal
Oltre a parlare della suo libro “Una terra promessa“, Barack Obama ha raccontato a Che tempo che fa un simpatico retroscena in merito alla sua amicizia con George Clooney e Amal Ramzi Alamuddin. Si dice che quest’ultima abbia battuto l’ex presidente Usa in una sfida a basket. «Amal in effetti è decisamente una atleta superiore a George, se mi ricordo bene ha vinto proprio lei. Ma George con due bimbi così piccoli non si può allenare come in passato, io invece invecchio». Poi ha spiegato che quel libro è servito anche ad umanizzare la figura dei politici per far comprendere che tutti possono impegnarsi per migliorare la società in cui vivono.
«Viviamo in un’era in cui siamo annegati dalle informazioni, la realtà non è mai stata contestata così tanto. Il problema non è solo dei social media, anche se hanno accelerato questa tendenza. La gente è insicura e cerca risposte facile per spiegare circostanze che non comprendono». I movimenti violenti, quindi, possono guadagnare terreno in questa fase. «Dobbiamo gestire meglio i social media ed educare i bambini a distinguere la verità dalla falsità in modo più efficace», ha proseguito Barack Obama. (agg. di Silvana Palazzo)
Barack Obama oggi a Che tempo che fa
Nuovo colpo grosso per Fabio Fazio, che – in occasione dell’uscita del suo ultimo libro Una terra promessa – è riuscito a prendere contatti con il 44esimo presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Proprio Barack Obama sarà uno degli ospiti – anzi, il superospite – di questa puntata di Che tempo che fa, che si prospetta particolarmente interessante soprattutto per gli appassionati di politica. Inevitabilmente, durante l’intervista, si farà cenno all’attuale situazione diplomatica in Italia e all’estero, con un occhio di riguardo per l’esito delle elezioni americane, che hanno visto Biden battere Trump in una sfida all’ultimo voto. Ancor più complesso di quello d’oltreoceano è lo scenario che vede coinvolta l’Italia, nuovamente attenzionata dai media mondiali per via della sua complessa situazione governativa. Probabilmente si parlerà di Draghi e – più in generale – del ruolo e delle ingerenze dell’Ue in momenti di crisi come questo, punto su cui Obama esprimerà il suo punto di vista.
Barack Obama sulla questione ambientale
Già a dicembre, in un’intervista pubblicata questa volta sul Venerdì di Repubblica, Barack Obama aveva affrontato a grandi linee i temi legati all’ambiente e al cambiamento climatico già presenti nel suo libro, manifestando il desiderio che l’America tornasse a distinguersi come leader nella lotta in questo senso. “Rientrare negli accordi di Parigi non basterà”, aveva avvertito l’ex presidente, rendendo nota anche la linea che lui personalmente terrebbe se si trovasse oggi di nuovo alla Casa Bianca. A detta di Obama, per ridurre l’impatto negativo delle nostre attività sul clima, “dobbiamo fare investimenti massicci nell’energia pulita, nei trasporti non inquinanti, nell’agricoltura sostenibile. Dobbiamo aumentare – prosegue – la ricerca nelle tecnologie che creano posti di lavoro riducendo la dipendenza dalle energie fossili”.
Barack Obama: “I giovani devono saper bilanciare idealismo e realismo”
Nel corso dell’intervista, c’è spazio anche per soffermarsi sul ruolo dei giovani, con un riferimento inevitabile – anche se non esplicito – alle battaglie portate avanti dall’attivista Greta Thunberg. Barack Obama menziona le sue figlie, Malia e Sasha, che definisce due delle ragioni per cui sperare ancora nel futuro. I giovani, sostiene Obama, hanno un forte senso di giustizia e sono decisi a battersi, ma devono rimanere informati e impegnati, riuscendo a bilanciare sapientemente idealismo e realismo: “Le grandi riforme sociali sono nate incomplete, all’inizio ci si deve accontentare”. In questa frase è riassunto tutto lo spirito moderato dell’ex Potus, con cui lancia un chiaro messaggio a chi invece preferisce optare per posizioni più radicali proprie di uno stile che a lui personalmente non appartiene. Ce lo ha dimostrato più volte, nel corso del suo mandato: al di là delle idee politiche – più o meno condivisibili – Obama si è sempre distinto per un modo di fare pacato e tutto sommato sobrio, il che ha rappresentato la vera e propria cifra di entrambe le sue presidenze.