JANNIK SINNER HA VINTO L’ATP MELBOURNE 2021
Jannik Sinner ha vinto il Great Ocean Road Open: in termini non ufficiali, il torneo Atp Melbourne 2021. Diventa il primo giocatore a scrivere il suo nome nell’albo d’oro, essendo che questo appuntamento è nato in questa stagione; mentre su altri campi del Melbourne Park veniva disputata la Atp Cup, che ha visto la Russia dominare la finale contro l’Italia, l’altoatesino ha fatto un altro passo di avvicinamento ai big entrando nella Top 30 del ranking mondiale. Non solo: in finale si è liberato di Stefano Travaglia, altro azzurro che negli ultimi tempi è cresciuto tanto ma che, a differenza del connazionale, ha già un’ampia carriera alle spalle avendo compiuto 29 anni alla fine di dicembre.
Sinner si è imposto con il punteggio di 7-6 6-4: quello che impressiona di lui è il fatto che nelle tre finali Atp raggiunte ha sempre vinto, e dunque ha una percentuale del 100% quando arriva a giocare per il titolo. Certo, finora si tratta solo di 250 e delle Next Gen Finals che, giocate con il sistema del Fast 4, lasciano un po’ il tempo che trovano; è innegabile però che questo ragazzo stia ampiamente facendo parlare di sé, e che il 2021 possa diventare l’anno della sua definitiva consacrazione.
LA STAGIONE DI SINNER
Non poteva dunque iniziare nel migliore dei modi la stagione di Jannik Sinner: l’anno scorso ha frantumato una serie di record Atp diventando per esempio il primo nato nel 2001 a vincere un titolo (a Sofia) e poi a raggiungere ottavi e quarti in una prova dello Slam, centrando la Top 8 al Roland Garros (con vittorie illustri lungo il percorso) prima di essere schiantato da Rafa Nadal. Ha già anche giocato gli ottavi di un Masters 1000, ma forse la cosa più importante è che tanti colleghi e addetti ai lavori parlino di lui come di un prossimo Top 10 in grado di vincere i Majors, e non può esserci attestato di stima migliore se uno come Patrick Mouratoglu ti indica come designato successore ai Big. Per il momento, ha ancora tanta strada da fare e dovrà essere lasciato lavorare senza la pressione mediatica dell’obbligo di vincere; agli Australian Open per esempio avrà un primo turno tostissimo contro Denis Shapovalov. Potrebbe battere il mancino canadese? Assolutamente sì, ma qualora non dovesse succedere bisognerà ricordarsi che stiamo parlando di un ragazzo di 19 anni che ha appena iniziato la sua carriera, e che dovrà anche passare attraverso delusioni e risultati “normali” prima di esplodere. Staremo a vedere…