Come annunciato nel corso della trasmissione “Storie Italiane”, nella mattinata di oggi, giovedì 11 febbraio 2021, è stata respinta la richiesta di scarcerazione di Benno Neumair da parte della difesa. Il giovane, ricordiamo, si trova dietro le sbarre in seguito alla scomparsa dei suoi genitori Peter e Laura Perselli. Più di 400 reperti sono stati raccolti dai RIS nei giorni scorsi e a breve sarà effettuata l’autopsia sul corpo della donna, il cui cadavere è stato ritrovato nel fiume Adige.
Manca ancora all’appello, invece, la salma di Peter Neumair, per il quale le ricerche proseguono a pieno ritmo, ma, al momento, senza soluzione. Saranno soltanto le autopsie a chiarire se sia stato il figlio Benno a uccidere i genitori, come sostiene fino a questo momento l’accusa. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
PETER NEUMAIR, SI CERCA IL CADAVERE
A “Storie Italiane” si è tornati a parlare delle ricerche del corpo di Peter Neumair, dopo il ritrovamento della sua consorte, Laura Perselli, nei giorni scorsi. Sono riprese questa mattina le ricerche del cadavere di Peter Neumair e si sta setacciando un chilometro di fiume. Ieri sono state effettuate sei immersioni da parte dei sommozzatori, ma per ora non è stato trovato nulla. Si pensa che il corpo di Peter possa essere proprio in questa zona. I sommozzatori hanno spiegato che “utilizziamo il gommone con ecoscandaglio per perlustrare il fondo del fiume, senza telecamere subacquee, che usiamo appena vediamo qualcosa di sospetto“.
Per quanto concerne le sei immersioni di ieri, “un sommozzatore nella corrente consuma tanto ossigeno e perciò è protagonista di un lavoro sicuramente impegnativo. Può restare per pochissimo tempo sott’acqua. Oggi il sole ci aiuta un po’, ma l’acqua è molto torbida perché i ghiacciai si sciolgono e c’è molta sabbia”. Un lavoro indubbiamente poco agevole, ma determinante per scoprire la verità circa un caso che sta tenendo l’Italia col fiato sospeso da oltre un mese. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
PETER E LAURA UCCISI IN TEMPI DIVERSI?
Mentre si attendono novità sulle ricerche in corso nell’Adige in merito al corpo di Peter Neumair, emergono nuovi dettagli sulle indagini relative alla sparizione dei due coniugi di Bolzano. Il caso sarà al centro anche della nuova puntata di oggi di Chi l’ha visto. Il sospetto degli inquirenti, come riporta Corriere della Sera, è che la coppia possa essere stata uccisa in orari differenti, forse a distanza di quattro ore l’uno dall’altra. “Perché mai Peter, suo padre, avrebbe spento il cellulare verso le 17.30 mentre sua moglie Laura era fuori casa?”, sarebbe una delle domande degli inquirenti. Da quanto emerso, il figlio Benno, attualmente in carcere con l’accusa di duplice omicidio, avrebbe avuto un rapporto conflittuale con i genitori ed in particolare con il padre sul quale si pensa ad uno strangolamento. E’ probabile, sempre secondo gli inquirenti, che sia stato lui la prima vittima per poi riservare la stessa fine alla madre, al suo rientro, dopo essersi ritrovata davanti alla scena choc. Intanto Madè Neumair, sorella di Benno, avrebbe affidato al suo legale una memoria in cui ha espresso i timori per la propria incolumità. Lo riferisce Fanpage che spiega come il documento contenente la paura della donna, medico a Innsbruck, che il fratello possa farle del male è stato presentato ieri durante l’udienza del tribunale del Riesame che deciderà sulla continuazione o la sospensione della misura per cautelare per il 30enne accusato del duplice omicidio dei suoi genitori e dell’occultamento del cadavere. Una memoria che potrebbe essere decisiva nella decisione dei giudici. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PETER NEUMAIR, CONTINUANO RICERCHE DEL CORPO
Il programma di Rai Uno Storie Italiane torna a trattare la scomparsa dei coniugi Neumair di Bolzano: dopo il ritrovamento di Laura Perselli nella giornata di sabato, ieri pomeriggio si è rincorsa la notizia circa la scoperta di un nuovo cadavere nell’Adige, forse di Peter Neumair per alcune fonti. Ad oggi, però, non vi sono certezze in quanto il corpo, sempre che si tratti di questo, non è stato recuperato dai vigili del fuoco per via della forte corrente del fiume a causa dell’ondata di maltempo di queste ore.
Carla Lombardi, inviata da Bolzano per Storie Italiane, ha spiegato: “Le ricerche sono riprese, ci troviamo sull’argine del fiume Adige, possiamo vedere il punto esatto dove ieri attorno alle 13:30 una squadra di vigili del fuoco con un ecoscandaglio è riuscita ad individuare qualcosa che poteva sembrare una sagoma, è scattata l’allarme e sono arrivate decine di mezzi di Vigili del fuoco e carabinieri”
PETER NEUMAIR, SUO CORPO NELL’ADIGE? LE PAROLE DI CARLA PERSELLI
E ancora: “Hanno lavorato incessantemente per sei ore, ma l’acqua ieri era veramente scura, c’era visibilità quasi zero e non sono riusciti ad arrivare alla sagoma per capire se fosse un corpo e se fosse quello di Peter. Quando è calato il buio hanno interrotto le ricerche, hanno delimitato la zona e questa mattina presto sono tornati per riprendere le ricerche. Anche oggi il tempo è brutto e non so se riusciranno a recuperare questa anomalia individuata. Il corpo di Laura Perselli era più a sud, rispetto a questa sagoma, qualche chilometro; noi siamo a 3 km da Ora, e il ponte Adige si trova a circa 10 chilometri da qui, a Bolzano. Qui il fiume è circa due metri di profondità”. Storie Italiane ha mandato in onda anche le parole rilasciate da Carla Perselli, zia di Benno nonché sorella di Laura, parlando stamane con ilquotidiano L’Adige: “Attendiamo le reali cause della morte di Laura dall’autopsia e aspettiamo con fiducia che trovino anche Peter. Quando è arrivata la notizia di Peter abbiamo contattato i carabinieri che hanno smentito categoricamente. Speriamo che lo trovino e che non siano troppo lunghi i tempi della magistratura per il nulla osta per la sepoltura, di modo da fare un funerale comune. Non ho riconosciuto il corpo di mia sorella – ha aggiunto – l’acqua gelata aveva conservato perfettamente il viso di Laura ed è stato sufficiente che lo vedessero gli inquirenti, meglio così, sarebbe stato uno choc. Che non ci fossero segni di violenza sul corpo è un’indiscrezione priva di fondamento”.