Tra le sorprese più liete del 2020, Greenland ha rappresentato un nuovo inizio per i disaster movie. Meno effetti speciali e più umanità, con un Gerard Butler in stato di grazia. A partire da domani, giovedì 11 febbraio 2021, il film diretto da Ric Roman Waugh sarà disponibile in dvd e in blu-ray grazie a Warner Bros. Home Entertainment e Lucky Red, e rappresenta un’occasione da non perdere.
SINOSSI – La minaccia di una cometa distruttrice si abbatte contro l’umanità e John (Gerard Butler), insieme all’ex moglie Allison (Morena Baccarin) e al giovane figlio Nathan, compiranno un viaggio impossibile e pieno di insidie nel tentativo di mettersi in salvo. Mentre diverse città in tutto il mondo sono rase al suolo dai frammenti della cometa e il conto alla rovescia per l’apocalisse globale si avvicina allo zero, la loro ultima possibilità è un volo disperato verso un possibile rifugio sicuro.
Greenland segna il ritorno di Gerard Butler al fianco di Ric Roman Waugh dopo il successo di Attacco al potere 3 e ci troviamo di fronte ad un film per certi versi inaspettato. Non ha niente a che vedere con Geostorm, è anzi una proposta molto diversa e decisamente superiore. Come già evidenziato in precedenza, c’è un approccio più sobrio e più umano rispetto al classico disaster movie americano, con gli effetti speciali che prendono il sopravvento solo in determinate sequenze.
Gerard Butler in Greenland non è il classico supereroe che prova a salvare il mondo intero con chissà quale superpotere: è una persona normalissima che prova a fare quel che può per sè e, soprattutto, per la sua famiglia. Forza e debolezza si intrecciano in questa disperata lotta per la sopravvivenza, ma c’è un dettaglio che non può passare inosservato: gli occhi di Butler colmi di paura. Grandissima umanità.
La prima parte di Greenland è la migliore, con alcune sequenze eccezionali, ma il livello di tensione resta comunque alto per tutta la durata del film. È senz’altro vero che la trama richiede un’assurda quantità di coincidenze, ma possiamo perdonarlo. Menzione particolare per il montaggio graffiante di Gabriel Fleming e per la meravigliosa colonna sonora di David Buckley.
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