Ci sono oltre 30 varianti Covid in circolazione, ma non dobbiamo temere per i vaccini, perché sono efficaci. A rassicurare è il genetista Andrea Ballabio, docente di genetica medica alla Federico II e direttore dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina, che lavora con l’Istituto zooprofilattico del Mezzogiorno col supporto della Regione Campania. «Al Tigem abbiamo già scoperto 31 varianti», dice a Il Mattino, ma al momento «non sembrano cambiamenti tali da ingannare gli anticorpi». Gli studi sono in corso, ma si può dire lo stesso «in base a studi preliminari, per le varianti brasiliana e sudafricana». Questo perché «i virus mutati per fortuna assomigliano ancora abbastanza nella proteina spike al virus originario».
Lo scienziato ricorda che i vaccini provocano una risposta immunitaria che ha come bersaglio la proteina “spike” di Sars-CoV-2 che circonda il virus e gli dà la caratteristica a forma di corona. Questa proteina permette al coronavirus di entrare nella cellula ospite. «Ebbene, la variante inglese ha delle mutazioni nella proteina spike», ma non tali da inficiare l’efficacia dei vaccini.
“MUTAZIONI POTREBBERO RENDERE VARIANTI RESISTENTI”
Questo però non vuol dire che sarà ancora così: «Ci saranno nuove mutazioni, che potrebbero diversificare le varianti fino a renderle resistenti ai vaccini». Da qui la necessità per Andrea Ballabio di evidenziare a Il Mattino che «c’è bisogno di vaccinare in tutto il mondo prima che il virus muti sempre di più». Purtroppo però in Europa si sta vaccinando con meno rapidità di quello che ci si aspetta. «Non basta vaccinare solo gli europei. Non sarebbe sufficiente», spiega Andrea Ballabio. Il genetista ritiene che vada immunizzata la popolazione mondiale per riuscire a infliggere un colpo duro alla pandemia Covid. «Va immunizzata la popolazione mondiale, altrimenti, se il virus continuasse a circolare per esempio in Africa, prima o poi scatterebbe una mutazione che inganna gli anticorpi e la nostra presunta immunità sparirebbe». La corsa al vaccino anti Covid è importante, ma non può diventare una gara tra nazioni, che al massimo devono correre insieme.