Vittorio Colao sarà il nuovo ministro all’Innovazione tecnologica del Governo Draghi, come comunicato dal nuovo presidente del Consiglio nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 12 febbraio 2021. Un nome per nulla inedito quello del manager nativo di Brescia, che quest’anno compirà 60 anni; nell’aprile 2020, infatti, l’ormai ex premier Giuseppe Conte l’ha selezionato per guidare la task force tesa a coordinare la ricostruzione successiva alla pandemia di Coronavirus, presentando un piano d’azione, denominato appunto “Piano Colao”, contenente 102 proposte d’intervento suddivise in sei aree (imprese e lavoro, infrastrutture e ambiente, turismo arte e cultura, pubblica amministrazione, istruzione e ricerca, individui e famiglie).
Peraltro, Vittorio Colao ha trascorso un decennio alla guida del colosso della telefonia Vodafone e, addirittura, nel 2014, dunque sette anni fa, l’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, gli conferì l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, a conferma di un profilo ricco di competenze accumulate in carriera.
VITTORIO COLAO, CHI È?
Vittorio Colao, nuovo ministro all’Innovazione tecnologica, si è laureato presso l’università “Bocconi” di Milano e, in seguito, si è trasferito ad Harvard per conseguire un master in Business Administration. Ha mosso i suoi primi passi lavorativi alla banca d’affari statunitense Morgan Stanley e alla società di consulenza McKinsey, assistendo poi il direttore generale in Mondadori, per approdare successivamente alla Omnitel (la futura Vodafone) di cui Colao è divenuta la figura di riferimento per la nostra nazione. Risale al 2004 il salto nell’editoria, divenendo amministratore delegato di Rcs media group, dimettendosi poi nel 2006 per dissidi con alcuni azionisti. Nel 2008 il passaggio alla Vodafone, della quale diviene amministratore delegato, compiendo un autentico prodigio economico in un solo decennio, aumentando il valore della società di ben 120 miliardi di euro. Infine, per lui si sono aperte le porte di General Atlantic come consulente, prima di giungere all’incarico di ministro italiano in questo 2021 che si è aperto con un autentico ribaltone nella Capitale.