Non le manda a dire il vulcanico ex Premier del Belgio e tra i principali leader dei liberali europei, Guy Verhofstadt: in due dichiarazioni “demolisce” la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen tanto sulla gestione Covid (leggasi piano vaccini) quanto sui negoziati della Brexit. A riportare entrambe le istanze polemiche dell’ex Premier belga è il Times, secondo il quale Verhofstadt avrebbe detto testuali parole: «Un fiasco l’ho chiamato e un fiasco è. Dopo due mesi dall’introduzione dei vaccini, la percentuale dei vaccinati è drammaticamente bassa in Europa. In media non più del 4% dei cittadini europei ha ricevuto una prima dose. L’introduzione di una nuova autorizzazione all’esportazione per i vaccini Covid-19 aggiunge solo oneri inutili e così facendo prolunga e non accelera le vaccinazioni».
Il rischio, per il politico belga, è che con i tanti-troppi errori sul piano vaccinale si possa prolungare di molto tempo l’incedere della pandemia Covid: «L’UE è un leader mondiale nella produzione di vaccini, ma in tutti i paesi dell’UE manca l’offerta. È una mancanza che non si vede nelle stesse drammatiche proporzioni negli Stati Uniti, in Canada o nel Regno Unito», attacca ancora Verhofstadt ponendo nel mirino la guida della Commissione Europea.
GLI ERRORI DELL’EUROPA ANCHE SULLA BREXIT
L’unica via possibile al momento, per risolvere il nodo dei vaccini in Europa, sarebbe quello di «rinegoziare le forniture, con impegni vincolanti e scadenze obbligatorie, e accelerare l’autorizzazione dei prossimi vaccini». Un fallimento totale quello della Von der Leyen secondo la durissima istanza di Guy Verhofstadt, e non è il solo piano quello del Covid ad essere messo in discussione: l’ex Presidente belga fino allo scorso anno era il coordinatore Brexit del Parlamento europeo e in forza della competenza assunta negli scorsi mesi rivolge una seconda e ancor più dura accusa alla Presidente della Commissione.
«L’utilizzo dell’articolo 16 del protocollo dell’Irlanda del Nord è stato un disastro diplomatico che ha distrutto in pochi secondi la serietà dei negoziati con il Regno Unito condotti per oltre tre anni dal capo della task force per le relazioni con il Regno Unito della Commissione europea, Michel Barnier», avrebbe detto ancora Verhofstadt al Times. Secondo i diplomatici a Bruxelles – spiega Sputnik.com – sostengono che il piano di attivazione dell’articolo 16 – che ha creato il “pasticcio” diplomatico con l’Irlanda e l’UK – sia stato redatto dalla stessa Von der Leyen senza alcuna consultazione con Londra o Dublino. Il motivo è presto che spiegato: «il capo della Commissione europea stava cercando di mettere sotto controllo il flusso di vaccini prodotti in Europa impedendo che importanti partite di inoculi, necessarie all’Unione, venissero esportate nel Regno Unito passando attraverso la backdoor irlandese». Come se fosse stata una nota di “vendetta” per la vicenda Brexit e per la miglior gestione del piano vaccini che finora il Regno Unito ha dimostrato nei confronti dell’Europa.