Tra carriera e vita privata, Massimo Ciavarro a tutto tondo a Oggi è un altro giorno. L’attore ha iniziato parlando del suo esordio: «Avevo 13 anni, c’era un signore che voleva farmi delle foto. Sei-sette mesi dopo ha chiamato a casa mia per propormi un ruolo da protagonista in un fotoromanzo. Mio padre era appena mancato, mia madre ha detto “perché no” anche per la situazione economica un po’ particolare».
A proposito della sua situazione familiare, Massimo Ciavarro ha ricordato: «Mia madre ha delegato tutto quanto a me quando è morto mio padre, ma era chiaro che era lei a comandare e ad indirizzare la famiglia. Io ero proprio piccolo, c’erano attività commerciali da mandare avanti e c’erano tante cose da fare».
MASSIMO CIAVARRO A OGGI É UN ALTRO GIORNO
Massimo Ciavarro ha rimarcato di non aver mai conosciuto realmente l’adolescenza: «Non so esattamente cosa sia questa adolescenza non avendola conosciuta. Mio padre è stato male per tanti anni prima di mancare, l’atmosfera e la tensione in casa è sempre stata forte. Il ricordo di tutto ciò è comunque meraviglioso». E il ricordo della morte del padre e degli ultimi istanti insieme non è doloroso: «Non è una ferita, per quello che sono riuscito a fare nella vita e per la tipologia di persona che sono, se non fosse accaduto questo nella mia vita, sarei un’altra persona. Se sono quello che sono, lo devo a cosa è successo in quegli anni».