Dalla giovinezza alla politica, il cardinale Ruini a tutto tondo ai microfoni del Corriere della Sera. L’ex presidente dei vescovi italiani ha rivelato di essersi innamorato anche dopo essere diventato sacerdote, resistendo all’attrazione grazie «all’aiuto decisivo del signore», ricordando la contrarietà dei suoi genitori sulla sua scelta di diventare sacerdote, «un grande dolore».
Il cardinale Ruini è poi tornato sulle critiche ricevute per aver sostenuto troppo Silvio Berlusconi, evidenziando di aver provato a realizzare alcune cose «e in questo mi sono trovato non di rado in sintonia» con l’ex Presidente del Consiglio. Una battuta anche su Luciana Littizzetto e sul suo celebre appellativo di “Eminenz”: «Decisamente mi divertiva. Irritava invece varie persone a me affezionate».
CARDINALE RUINI: “SALVINI RISORSA IMPORTANTE. DRAGHI…”
Dopo aver ricordato Wojtyla e Ratzinger, il cardinale Ruini si è soffermato su Papa Francesco: «Forse non ho con lui quella spontanea sintonia che avevo con Giovanni Paolo II e anche con Benedetto XVI. Ma di lui penso molto bene. Ammiro la sua dedizione alla Chiesa, ai poveri, alla fraternità tra tutti gli uomini e i popoli. In una parola, in Francesco riconosco il mio Papa, senza riserve». Il cardinale Ruini ha poi parlato di Matteo Salvini, ribadendo che il segretario federale della Lega ha agito con saggezza e determinazione nelle circostanze presenti: «Oggi è una risorsa importante, non solo per il suo partito». Una battuta anche sul premier Mario Draghi: «Ho parlato con Draghi, se ben ricordo, una volta sola, parecchi anni fa. Ho di lui grande stima. Penso che la svolta del suo governo sia stata molto positiva per l’Italia e per il suo futuro».