«Non c’è materia prima. Con queste quantità e questi ritmi riusciremo a vaccinare tutti gli italiani nel giro di tre o quattro anni»: questo l’allarme di Luca Zaia ai microfoni del Corriere della Sera. Il governatore del Veneto ha messo in risalto l’importanza delle figura di Mario Draghi, «di grande standing internazionale»: «Ha tutte le potenzialità per rilanciare l’economia e l’occupazione e fare in modo che l’Italia sui vaccini possa correre molto di più».
Luca Zaia si è poi soffermato sul passaporto vaccinale: «Sono stato il primo in Europa a parlarne e mi hanno tirato le pietre, ma ora tutti mi danno ragione. Dietro io ci vedo la competizione vaccinale. Per una regione come il Veneto, che in tempi normali vanta 70 milioni di presenze turistiche l’anno per 18 miliardi di Pil, non è cosa da poco poter dire che hai vaccinato tutta la popolazione».
LUCA ZAIA: “STOP BALLETTO DI DICHIARAZIONI DEGLI SCIENZIATI”
A proposito della Conferenza delle Regioni in programma oggi, Luca Zaia ha spiegato che attende di conoscere con esattezza la proposta di «restrizione omogenea» presentata nelle scorse ore, evidenziando che in questo concetto c’è «una gradualità paurosa». Il presidente del Veneto si è detto soddisfatto dell’arrivo della forzista Mariastella Gelmini al ministero dei Rapporti con le Regioni, per poi commentare così gli attacchi di Salvini ad Arcuri, Speranza e Cts: «Un segretario di partito ha la legittimazione a porre delle questioni politiche. È sacrosanto chiedere a Draghi un cambio di passo sul timing delle ordinanze, dopo lo stop allo sci quattro ore prima della riapertura. Un altro cambio di passo da chiedere a Draghi è che trovi il modo di far finire il balletto di dichiarazioni degli scienziati».