È diventato virale sui social il video di una studentessa di Medicina alle prese con un esame. Non è chiaro chi abbia realizzato il filmato, evidentemente qualcuno che stava assistendo all’esame della giovane, né chi siano i soggetti coinvolti. Quel che è chiaro è lo scontro che va in scena tra il professore e la studentessa per una risposta di quest’ultima ad una domanda del professore. Appena fa riferimento ad un processo di divisione cellulare in un soggetto morto, il professore si infuria in quanto, essendo al sesto anno, deve sapere che nel morto c’è appunto la morte cellulare. Il tono usato dal prof però non piace alla studentessa, che scoppia a piangere.
«Professore, però vi voglio dire una cosa: è mai possibile che io ogni volta devo essere mortificata?». Allora il professore replica urlando: «Ma tu devi andare a fare il medico! Al sesto anno parli ancora di divisione cellulare nel morto?!». E si infervora così tanto da lasciarsi andare anche in napoletano: «E che ti devo dire?».
MAMMA SBOTTA DURANTE ESAME FIGLIA, PROF S’INFURIA
A questo punto però a sorpresa interviene la madre della studentessa, che evidentemente stava seguendo in diretta l’esame in dad della figlia. Questo però provoca un’altra dura reazione da parte del professore. «No, io devo intervenire. Sono la mamma e devo intervenire», dice mentre la figlia prova a spingerla. «Ancor di più, deve andare via e non venire più all’esame, lo terrà soltanto in presenza, perché lei in questo momento sta facendo un’irregolarità», replica il professore. «Però lei sta mortificando mia figlia. Ci sono modi e modi. Mia figlia si è esaurita. Cercate anche di comprendere che sta da stamattina…», lo attacca la mamma della studentessa. Il professore però si difende: «Ma signora, nel morto la divisione cellulare! Ora è colpa mia se sua figlia si è esaurita? Cosa devo comprendere? Deve andare a curare la gente? Che dobbiamo comprendere? Li ammazza! Ma ci faccia la cortesia». Alla fine decide di intervenire la studentessa per porre fine all’alterco: «No, basta. Professore, ci vediamo la prossima volta».