Debutta al Festival di Sanremo Fulminacci, cantautore romano, con il brano “Santa Marinella”, una proposta interessante e alternativa a quelle ascoltate fin qui sul palco del teatro Ariston. Il ritmo è crescente man mano che si avvicina al ritornello, mentre le sonorità abbracciano più generi per dare vita a un melting pot musicale interessante e degno di menzione, che si scontra con la leggerezza del testo in alcuni passaggi (“voglio solamente citofonare e poi scappare”).
Passaggi che fanno tornare la mente a quella libertà perduta con l’avvento della pandemia di Coronavirus, come si evince dalla frase “Voglio che mi guardi e mi dici che è tutto a posto”. Indubbiamente a livello radiofonico potrà fare bene, sembra difficile invece che a questo Sanremo possa andare molto lontano. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
SANTA MARINELLA, FULMINACCI: ANALISI DEL TESTO
Filippo Uttinacci, in arte Fulminacci, cantautore romano, esordisce al Festival di Sanremo forte di due delle onorificenze più importanti della musica italiana, la Targa Tenco come miglior opera prima nel 2019 (La vita veramente) e il premio MEI come miglior giovane dell’anno. Ci sono dunque molte aspettative per il giovane musicista a questo Festival dove si presenta con un brano intitolato Santa Marinella, nota località turistica poco lontana da Roma, dalla splendida spiaggia e un mare altrettanto bello. Dice di essere stato ispirato da un amico per comporla, dalla sua storia d’amore, un brano in cui il cantante si nasconde, nei suoi impegni e nel suo umore altalenante, concentrato sul desiderio di scappare perché incompreso, sperando sempre che qualcuno lo venga a riprendere. “Oggi sai è uno di quei giorni che / Se mi vuoi lasciami stare / E non c’è nessuno nei dintorni che / Dentro me ci sappia guardare” attacca il brano. Una descrizione di voglia di solitudine, di malessere. Naturalmente c’è anche la sua città Roma (“Roma che è una città di mare / Mi ha aperto la bocca e mi ha fatto fumare”) una città che lo accudisce come un bambino e lo vizia. L’amore è il protagonista della storia, un rapporto estemporaneo in cui gli incontri avvengono nei posti più impensabili, come il reparto dei superalcolici di un supermercato.
SANTA MARINELLA, ANALISI TESTO CANZONE: QUAL’È IL SIGNIFICATO?
Santa Marinella è il brano per Sanremo 2021 con il quale Fulminacci si è immedesimato nel racconto dell’amico, una notte un po’ folle dove due innamorati corrono, giocano, scherzano, ma percependo che la storia finirà lì da un momento all’altro. E se la protagonista fosse invece la città di Roma? “La mia città è un presepe in mezzo alle montagne / Bianche ed ostinate come vecchie cagne / Davvero io non posso più tornare solamente a salutare / A sincerarmi che nessuno piange / Ti prego di raccogliermi la testa / Come se fosse l’ultima che resta”. Una storia cominciata come tante al mare, a Santa Marinella, e che adesso si risolve in un tante piccole sciocchezze come “citofonare e poi scappare” come quando si era ragazzini. L’amarezza fa capolino, “non c’è niente per cui innamorarsi per sempre”, ma c’è anche il desiderio, più forte, che invece si resti insieme, che mi guardi e mi dici che è tutto a posto, che non voli via: “Quanto vuoi per tutto questo?”. Solitudine, amarezza, dolcezza, in poche parole l’amore. Alla fine una sola richiesta: la voglia di leggerezza in un periodo in cui non ci sono finestre da aprire per respirare, in cui si viene soffocati da una routine di inquietudine.