Il conduttore Piero Chiambretti è intervenuto questa sera nel programma “Protagonisti” su Rtl 102.5 con Francesco Fredella in studio. Ad aprire l’angolo delle curiosità è stato il giovane Davide Scafa il quale ha prontamente chiesto in apertura all’ospite d’eccezione quale sia la ricetta originale della carbonara, ricordando il suo passato da ristoratore. “Questa è una bella domanda!”, ha replicato Chiambretti, sostenendo di portare avanti numerosi ristoranti nonostante il periodo difficile caratterizzato dalla pandemia da Covid che ha imposto le inevitabili chiusure. “L’ho fatto perchè non so cucinare, quindi a casa ho una bellissima cucina intonsa, mai usata se non per bere un caffè!”.
Chiambretti ha infatti confidato agli amici della radio: “Io mangio sempre nei miei ristoranti, era l’unico modo per avere sempre un piatto caldo ed un tavolo assicurato”, ha rivelato. Una confidenza che il buon Fredella ha subito fatta sua al punto da consigliare al suo fedele pubblico di ascoltatori: “Non è male! Fate così: non comprate una cucina ma comprate un ristorante!”. E sulla base di questo ragionamento, Chiambretti ha ribadito un suo leitmotiv: “Faccio la televisione per non guardarla!”.
Piero Chiambretti fa chiarezza sulle parole di Facci
Si parla di cucina e di Napoli oggi su Rtl 102.5 in compagnia di Piero Chiambretti, in collegamento telefonico: lui come preferisce il caffè? “Io solo con la moka e cerco di scaldare il bicchierino come fate voi a Napoli”, ha replicato. Incalzato da Francesco Fredella, Piero Chiambretti ha ribadito una dichiarazione già detta in un fuorionda e che rappresenta un vero e proprio inno alla città di Napoli: “Ci sono stati nel mio programma (Tiki Taka, ndr) personaggi anche fortemente polemici che poi hanno la responsabilità di quello che dicono”, ha commentato il conduttore. In particolare, ricordando quanto accaduto in una puntata, parlando di Maradona morto un giornalista, Facci, “ne parlò in modo molto violento creando una sorta di guerra civile tra lui e Napoli e ci sono finito in mezzo anche io che lo avevo invitato”. Piero ha quindi ribadito che le responsabilità sono però solo di chi parla: “Io non posso condizionare il pensiero”, ha ribadito. E proprio parlando di Napoli, Chiambretti ha ricordato come proprio questa città abbia dato il via alla sua carriera professionale: “Evviva Napoli!”.