Il duetto di Orsetto e Cristina D’Avena a Il cantante mascherato è a dir poco spettacolare. “Che meraviglia!”, esclama entusiasta Cristina, al termine di un medley di alcuni dei suoi più grandi successi. “Vi amiamo!”, urla Caterina Balivo. Ma come sarà stato, duettare con Orsetto? Che sensazioni avrà avuto? “Un’emozione unica”, fa sapere la cantante, famosa per aver interpretato moltissime sigle di cartoni animati. La D’Avena annota: “È veramente molto agile, quasi più di me. Come saltava! È bravo e dolce”. Milly le chiede: “Chi è secondo te l’Orsetto?”. “Sembra anche a me Paolo Belli, non so perché, ma mi arrivano dei suoni… e poi Paolo Belli è molto agile”. La Balivo si sente ‘tradita’: “Ma come, Cristina! Allo Zecchino d’oro c’ero anch’io, e in giuria avevamo Simone Montedoro e Lino Banfi. O è Lino Banfi… o è lui”. Ipotesi sull’identità a parte, Cristina coglie l’occasione dell’ospitata per ringraziare uno dei giurati: Patty Pravo. “La grande Patty ha cantato con me i Puffi”, spiega. E la Pravo risponde: “È stata un’esperienza deliziosa, mi ha fatto molto piacere”. (agg. di Rossella Pastore)
Cristina D’Avena ospite a Il cantante mascherato
C’è anche Cristina D’Avena, tra gli ospiti dell’ultima puntata de Il cantante mascherato, il talent game show condotto da Milly Carlucci in onda ogni venerdì in prima serata su Rai1. Cristina duetterà con Orsetto, una delle quattro maschere rimaste in gara insieme a Pappagallo, Lupo e Farfalla, smontando definitivamente l’ipotesi che – almeno all’inizio – voleva lei stessa dentro a quell’eccentrico costume, solo con una voce di molto modificata, tanto da farla assomigliare a quella di un uomo. Ipotesi fantasiosa, chiaramente: nel corso della finale, infatti, la vedremo fianco a fianco con la vera ‘anima’ del personaggio, che potrebbe subire lo smascheramento già a inizio serata, dopo il previsto spareggio con Farfalla.
Cristina D’Avena racconta i suoi esordi
“Non mi hanno mai ostacolata. Ma nemmeno spinta. Papà per me sognava la carriera di medico. Fino all’università, il canto era per me, per noi, solo un hobby”. E invece, per Cristina D’Avena, il canto è diventato una professione. All’inizio della sua intervista pubblicata su Vanity Fair il 3 novembre scorso, Cristina ripercorre gli esordi e parla del ruolo che hanno avuto i suoi genitori quando tutto è iniziato. Fu sua madre a iscriverla allo Zecchino d’oro, su consiglio di una delle suore dell’ospedale in cui lavorava. Suor Cellina – così si chiamava – notò che alla bambina piaceva cantare, e così esortò mamma Ornella a farle fare un provino. Fu un successo: dal Valzer del moscerino in poi, la piccola Cristina divenne ufficialmente parte della squadra dell’Antoniano, divertendosi tra concerti, viaggi in pullman e tournée all’estero.
Chi è davvero Cristina D’Avena
Sembrerebbe che da allora Cristina D’Avena non sia mai cresciuta. Quello di eterna bambina, però, è solo un personaggio, e lei tutto sommato lo ammette senza problemi. Tanto più che non ha dovuto conviverci, ma viverci dentro, come se fosse una casa costruita per lei, e non una maschera da mettere e togliere all’occorrenza. Cristina D’Avena ha vissuto da Cristina D’Avena anche al di là del palco. L’episodio più eclatante ed esplicativo in questo senso risale ai suoi vent’anni, quando ancora frequentava l’università e stava tentando per la terza volta l’esame di Chimica. “Lo scritto andò così così e all’orale il professore mi fece capire che non l’avrei passato di nuovo”, racconta. “Io lo guardai con i miei occhi e lui, sorridendo, mi disse: ‘Me la canti la canzone dei Puffi?’. Finì che mi beccai un 19. Grazie ai Puffi, ovviamente”. Guardando per un attimo al presente, i suoi progetti, come quelli di altri artisti, sono andati in fumo allo scoppiare della pandemia: “Ci doveva essere un programma tv dedicato ai miei quasi quarant’anni di carriera”, spiega, “ma è stato rimandato”. Confidiamo comunque di poterla vedere presto al timone di uno show tutto suo.