Amandoti, la svolta dei C.C.C.P.
La terza serata del Festival di Sanremo 2021 sarà dedicata alle cover interpretate dai big in gara. Tra i brani sui quali puntare l’attenzione c’è “Amandoti”, proposta dai Maneskin con Manuel Agnelli. Si tratta di una canzone di non facile interpretazione scritta da Giovanni Lindo Ferretti durante il periodo C.C.C.P., storica band popolare emiliana degli anni ’80. Siamo nel 1987 e Giovanni Lindo Ferretti, allora ancora in ottime relazioni con l’amico/musicista Massimo Zamboni, che scrisse le musiche di questo brano, decidono di uscire con un singolo particolare, “Amandoti/Annarella”, una coppia di brani diversi dal punk precedente, due ballate da balera, da milonga argentina, nelle quali Ferretti si apre dal punto di vista non più ideologico, quanto intimista.
“Amandoti”, è una vera ballata che stringe il cuore, che inneggia all’amore più intenso, anche volitivo (“Amami ancora, Fallo dolcemente, Un anno, un mese, un’ora… Perdutamente”), senza limiti di tempo. Questo è il vero messaggio della canzone: che amore sia anche solo per un’ora, non convenzione, routine, amicizia, ma amore intenso, anche sofferto. Da singolo il brano venne inglobato, nel 1990, nel nuovo album “Epica Etica Etnica Pathos”. L’amore affatica, svuota dentro, ma come si può rinunciare a questo sentimento che ha colpito anche il leader di una band sino a quel momento cinica, ideologica, schierata con tutti e con nessuno, provocatrice a livello sociale e culturale?
C.C.C.P: la storia del punk emiliano
“Amandoti” appartiene alla fase terminale dei C.C.C.P. Fedeli alla linea, nome originale della band sorta nel 1982 tra le campagne reggiane e modenesi di un’Emilia Romagna in pieno boom economico, baluardo di un comunismo italiano che proprio la band di Ferretti e Zamboni mise in discussione, definendola “Paranoica”. Le contraddizioni di quel sistema si evidenzieranno nel tempo, ma solo i C.C.C.P. con il primo album “1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età” e brani come “Emilia Paranoica”, “Punk Islam” o “Curami”, ebbero la forza di mostrare una diversa concezione della propria terra d’appartenenza e del messaggio punk, qui miscelato tra rudi ballate di chitarra e schizofrenie allineate con le band inglesi (P.I.L., Sex Pistols, The Clash) e situazioni da balera romagnola, ricordi d’infanzia, anche retaggi cattolici che non sono mai scemati nel leader e paroliere, Giovanni Lindo Ferretti.
“Amandoti” appartiene al periodo finale della band, un singolo uscito in occasione di uno spettacolo di teatro popolare, “Allerghia”, nel quale i C.C.C.P. mostravano la propria propensione alla cultura a 360°. Pochi anni prima stupirono l’opinione pubblica esplodendo come fenomeno non più limitato alle lande underground e alternative del punk e della wave in costante crescita, ma approdarono sui canali televisivi Rai proponendo la cover del brano “Tomorrow”, reso celebre da Amanda Lear. “Amandoti” fu resa celebre soprattutto nella cover di Morgan confezionata per Noemi, all’epoca giovane concorrente di talent, che proprio con questo brano si fece conoscere ovunque. La troviamo anche re-interpretata da Gianna Nannini, Giorgia, Emma Marrone e Carmen Consoli.
Amandoti, testo della canzone dei CCCP
Amarti m’affatica
Mi svuota dentro
Qualcosa che assomiglia
A ridere nel pianto
Amarti m’affatica
Mi dà malinconia
Che vuoi farci è la vita
È la vita, la mia
Amami ancora
Fallo dolcemente
Un anno un mese un’ora
Perdutamente
Amami ancora
Fallo dolcemente
Solo per un’ora
Perdutamente
Amarti mi consola
Le notti bianche
Qualcosa che riempie
Vecchie storie fumanti
Amarti mi consola
Mi dà allegria
Che vuoi farci è la vita
È la vita, la mia
Amami ancora
Fallo dolcemente
Solo per un’ora
Perdutamente
Amandoti
La vita, la mia…