Willie Peyote è stato il dodicesimo artista a calcare il palco del teatro Ariston in occasione della serata finale del Festival di Sanremo 2021, portando all’attenzione dei telespettatori la sua “Mai dire mai (La locura)”, canzone capace di stupire favorevolmente la critica (giornalisti della sala stampa compresi) e di issarsi temporaneamente al secondo posto della classifica generale provvisoria, alle spalle del solito Ermal Meta, che ha fin qui cannibalizzato la competizione.
Il testo è ben costruito, le sonorità sono speciali e rendono unico un singolo dal ritornello fortemente orecchiabile e che affronta temi profondamente culturali e legati all’attualità (pandemia di Coronavirus, teatri chiusi e stadi aperti). Serio pretendente alla vittoria finale di questa kermesse canora, sicuramente questo brano consegna il cantante a una nuova dimensione. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
“MAI DIRE MAI (LA LOCURA)”, TESTO COMPLETO WILLIE PEYOTE
Willie Peyote è uno dei 26 big che animeranno il Festival di Sanremo 2021, calcando, nel suo caso specifico, il palco dell’Ariston con la canzone “Mai dire mai (La locura)”, che egli stesso ha presentato in anteprima esclusiva per tutti i suoi fan e per i telespettatori della kermesse canora matuziana sugli spazi virtuali di RaiPlay: “Il brano parla dell’approccio alla cultura nel nostro Paese, dalla musica alla politica, dopo il 2020. Non posso dire molto sulle sonorità sennò svelo tutto il trucco, ma è sicuramente un singolo diverso rispetto a quello che le persone che mi conoscono si aspettano da me ed è diverso da quello che siamo abituati a sentire a Sanremo”. Per quanto concerne lo stato d’animo dell’artista in vista dell’apparizione a Sanremo, “navigo in una situazione di bipolarismo tra pentimento profondo e grande gioia, non so scegliere”. La pandemia gli ha fatto scoprire l’importanza di alcune cose che prima dava per scontate: “I concerti soprattutto, non soltanto i miei, ma anche quelli degli altri. Mi manca ascoltare musica dal vivo, non vedo l’ora di tornare a farlo”. Rituali scaramantici? “No, non ho nessun tipo di scaramanzia. Diciamo che affronto le cose senza pensarci troppo ed è già per me abbastanza difficile”.
TESTO COMPLETO “MAI DIRE MAI (LA LOCURA)” WILLIE PEYOTE
Willie Peyote gareggia al settantunesimo Festival di Sanremo con la canzone “Mai dire mai (La locura)”, che si presenta alle orecchie di chi la ascolta come un rap vero e proprio permeato da un profondo senso della satira, capace di passare da citazioni provenienti dalla dimensione politica a frasi tratte dalla serie “Boris”. Riportiamo di seguito il testo completo del singolo (fonte: Tv Sorrisi e Canzoni).
“Questa è l’Italia del futuro, un Paese di musichette mentre fuori c’è la morte”
Ora che sanno che questo è il trend tutti ‘sti rapper c’hanno la band
Anche quando parlano l’autotune, tutti in costume come gli X-men
Gridi allo scandalo, sembrano Marilyn Manson nel 2020
Nuovi punk vecchi adolescenti, tingo i capelli e sto al passo coi tempi
C’è il coatto che parla alla pancia ma l’intellettuale è più snob
In base al tuo pubblico scegliti un bel personaggio, l’Italia è una grande sit-com
Sta roba che cinque anni fa era già vecchia ora sembra avanguardia e la chiamano It-pop
Le major ti fanno un contratto se azzecchi il balletto e fai boom su Tik-tok
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai
Ora che sanno che questo è il trend tutti che vendono il culo a un brand
Tutti ‘sti bomber non fanno goal ma tanto ora conta se fanno il cash
Pompano il trash in nome del LOL e poi vi stupite degli Exit poll?
Vince la merda se a forza di ridere riesce a sembrare credibile
Cosa ci vuole a decidere “tutta ‘sta roba c’ha rotto i coglioni?”
Questi piazzisti, impostori e cialtroni a me fanno schifo ‘sti cazzi i milioni
“le brutte intenzioni…” che succede? Mi sono sbagliato
Non ho capito in che modo twerkare vuol dire lottare contro il patriarcato
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
(Mai dire mai) non so se mi piego non so se mi spezzo
(Mai dire mai) non so se mi spiego, dipende dal prezzo
(Mai dire mai) lo chiami futuro ma è solo progresso
(Mai dire mai) sembra il Medioevo più smart e più fashion
(Mai dire mai) se è vero che il fine giustifica il mezzo
(Mai dire mai) non dico il buongusto ma almeno il buonsenso
(Mai dire mai) ho visto di meglio, ho fatto di peggio
(Mai dire mai) ecco, tu di’ un’altra palla se riesco palleggio
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Siamo giovani affermati, siamo schiavi dell’hype
Non ti servono i programmi se il consenso ce l’hai
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live
Magari faccio due palleggi, mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai
Mai dire mai, mai dire mai
Mai dire mai dire mai dire mai dire mai.