Dopo l’annuncio di ieri, ora la conferma ufficiale: scuole chiuse in Campania. Il governatore Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza con cui dispone la sospensione dell’attività didattica in presenza per i servizi educativi per l’infanzia e per le scuole di ogni ordine e grado, nonché per le Università. Nel documento si precisa che «restano comunque consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, previa valutazione, da parte dell’istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza».
Nella stessa ordinanza il presidente della Regione Campania chiede alla popolazione di evitare tutte le forme di contatto con persone che non fanno parte del proprio nucleo abitativo, se non necessarie, e di restare a casa il più possibile. A tal proposito, ribadisce l’obbligo di rispetto delle misure e invita gli enti competenti a rafforzare i controlli del rispetto del Dpcm e delle disposizioni dell’ordinanza stessa. (agg. di Silvana Palazzo)
SCUOLE CHIUSE, DE MAGISTRIS VS DE LUCA
Nella consueta diretta Facebook del venerdì, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha annunciato la chiusura delle scuole della regione da lunedì primo marzo per almeno un paio di settimane (non è stata specificata la data di riapertura). Un lasso di tempo necessario a permettere la vaccinazione di tutto il personale scolastico, di modo da poter riaprire le aule in sicurezza. Una decisione che ovviamente non ha lasciato strascichi, e sono molti coloro che hanno storto il naso di fronte alla nuova chiusura scolastica, a cominciare dal sindaco di Napoli, De Magistris, storico “nemico” di De Luca.
“La Campania – sono le parole del primo cittadino partenopeo – è la regione d’Europa con il minor numero di giorni fatti a scuola in presenza. È una sconfitta della Regione. Se i dati a livello nazionale segnalano aumento dei contagi mi auguro ci sia una decisione nazionale su un’eventuale chiusura. Posso anche essere d’accordo sulla chiusura se si rileva una necessità ma lo stabilisca lo Stato. Finiamola con giochi politici sulla pelle dei ragazzi. Nella pandemia vedo troppa politica, non un interesse generale”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DE LUCA: “DA 1 MARZO SCUOLE CHIUSE IN CAMPANIA”
Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha parlato poco fa nella sua consueta diretta Facebook del venerdì. Il primo annuncio riguarda la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della regione: “Da lunedì 1 marzo chiudiamo tutte le scuole, perchè dobbiamo far fronte alle varianti, che sono pericolose anche per i giovani e per sfruttare questo periodo per completare la vaccinazione”, aggiungendo: “Ringrazio il personale scolastico per gli sforzi che hanno fatto fino ad oggi, fra didattica in presenza e a distanza”. De Luca aggiunge che le scuole dovrebbero restare chiuse almeno due settimane, fino alla metà di marzo, tempo di poter vaccinare tutto il personale. “Per il personale scolastico – ha proseguito sempre sullo stesso tema – abbiamo prenotazioni al 25 febbraio per 114mila unità, ad oggi 28mila persone sono vaccinate di Astrazeneca abbiamo 142mila dosi a febbraio e 164mila a marzo dunque abbiamo possibilità di completare la vaccinazione del personale scolastico per marzo”.
DE LUCA: “GOVERNO DRAGHI? NON ASPETTIAMOCI MIRACOLI”
Il governatore campano ha quindi parlato del nuovo governo del presidente del consiglio Mario Draghi, sottolineando: “Dobbiamo avere pazienza nei confronti di questo governo, credo che ci siano aspettative francamente esagerate. Credo che sia inutile e illusorio aspettarsi miracoli, non avremo miracoli. La forte presenza dei tecnici – ha aggiunto – creerà difficoltà nei rapporti con i territori. Al di là delle persone nominate, come sottosegretari, sia bene stendere un velo pietoso”. De Luca ricorda come in Campania i casi siano aumentati in maniera importante negli ultimi giorni: “In Campania abbiamo oltre 2mila contagi al giorno, risultato dei rilassamenti delle ultime settimane. Sia preferibile una chiusura totale più lunga per riaprire per sempre. Nelle scorse settimane non c’è stato controllo. A che valgono le ordinanze se puoi non c’è nessuno che verifiche. Le fasce sono palliativi. Non mi aspetto stato di polizia ma nessuno deve andare in giro senza mascherina”. In merito invece alla produzione di vaccini in Italia, il governatore spiega che “era la prima cosa da fare. Abbiamo pensato ai banchi a rotelle e alle primule. E altre scemenze”.