Il 20 marzo è il giorno di Sant’Alessandra di Amiso, di cui si hanno davvero pochissime notizie. Viene venerata nel mondo cattolico come Martire. Il fatto che Alessandra facesse parte di un gruppo di altre Vergini, tutte proclamate Sante a loro volta, ha fatto sì che il gruppo venisse considerato come un unicum, quindi non ci sono notizie di particolari celebrazioni dedicate solo a Sant’Alessandra.
Sant’Alessandra di Amiso, la vita della Beata
Di Alessandra di Amiso si sa che probabilmente nasce nel III secolo e muore nel 310. L’unica fonte che parla della santa è la Passio dello storico e teologo Teodoto di Ancira, che racconta che Alessandra, insieme ad altre sei vergini di nome Matrona, Eufrania, Tecusa, Faine e Giuditta, sono martirizzate dal prefetto Teocteno che poi ne ordina l’annegamento da vive nella sorgente del fiume Tigri, poiché le sette donne non sono disponibili ad abiurare la propria fede. Il luogo nel quale si svolge la vicenda è Amide, una località dell’Asia Minore, dove i fedeli di origine cattolica sono perseguitati per la loro devozione, non è così difficile ipotizzare che le sette vergini vivessero quindi proprio in quella zona. Sempre nello stesso scritto si viene a sapere che il gruppetto era capeggiato da Santa Claudia, la quale, però, non viene martirizzata con le compagne ma subisce una sorta differente.
Tutti gli altri Beati di oggi
Nello stesso giorno del 20 marzo, la Chiesa cattolica celebra anche il laico beato Ippolito Galantini, la martire e vergine Giovanna Veron, tutti i martiri e santi di San Saba, infine il vescovo Sant’Urbicio di Metz e l’arcivescovo san Vulfranno.