Francesco Pannofino sarà tra gli ospiti della terza puntata del Festival di Sanremo 2021, in programma oggi, giovedì 4 marzo 2021, in prima serata su Rai Uno. Per l’attore e doppiatore (è stato lui a dare la voce a Rubeus Hagrid, custode delle chiavi e dei luoghi a Hogwarts nei film di Harry Potter, il maghetto nato dalla penna di J.K. Rowling, ndr) si tratterà, di fatto, di un ritorno nella sua terra natale: non tutti, infatti, sanno che Pannofino è venuto alla luce da genitori pugliesi in Liguria, più precisamente a Pieve di Teco, paesino dell’entroterra non troppo distante da Imperia, il 14 novembre 1958.
In passato, peraltro, il Comune di Pieve di Teco ha inteso conferire a Francesco Pannofino la cittadinanza onoraria nel corso di una sessione del Consiglio comunale. D’altro canto, è proprio dalla cittadina della valle Arroscia che la carriera dell’artista ha preso il via, portandolo a prestare le proprie corde vocali alle versioni italiane di attori del calibro di Tom Hanks, Denzel Washington, George Clooney, George Clooney, Antonio Banderas, Kevin Spacey, Dan Aykroyd, Benicio Del Toro e Mickey Rourke.
FRANCESCO PANNOFINO TORNA A INTERPRETARE RENÉ FERRETTI
Peraltro, nei giorni scorsi Francesco Pannofino ha raccontato in un’intervista concessa al quotidiano “La Repubblica” che la quarta stagione della serie televisiva “Boris” si farà, con annesso video di presentazione girato sotto i portici di piazza Sant’Oronzo, a Lecce. L’attore tornerà pertanto a vestire i panni del maestro René.
“Ho dovuto girare il teaser qui perché ero a Lecce per le riprese di un altro film e, quindi, lo abbiamo fatto a piazza Sant’Oronzo con un operatore che è venuto apposta – ha raccontato Pannofino –. I leccesi hanno riconosciuto la loro città e pure io sono stato invaso da messaggi di ammiratori leccesi: qui mi sento circondato d’affetto”. Per poi lasciarsi andare a un ricordo di un periodo in realtà recente, ma che pare troppo lontano: “Ero stato a Lecce l’anno scorso, di questi tempi, con lo spettacolo ‘Mine vaganti’ di Ferzan Özpetek, al teatro Apollo. Fu un trionfo, il teatro era pieno. Addirittura dormivo in teatro al piano di sopra, perché, dove c’erano i camerini dei cantanti lirici, avevano fatto delle stanze: ero casa e bottega. Ho passato una settimana bellissima e anche questa volta posso dire la stessa cosa”.