Monica Guerritore apre il “quadro” di stasera di Achille Lauro. Una interpretazione eccellente quella dell’attrice, che poi ha lasciato la scena ad Achille Lauro, raggiunto poi da Emma Marrone per cantare insieme “Penelope”. Se nel primo quadro era glam rock, nel secondo il rock and roll, oggi invece è il pop. Come al solito l’artista ha spiegato su Instagram la sua scelta: “Cinque generi musicali raccontati attraverso cinque canzoni e cinque performance. Ho raccontato il glam rock, non vestendo i panni di un personaggio, ma incarnandone l’essenza. Sono stato il rock and roll per rivivere la leggerezza e la sensualità̀ degli anni ‘50”.
Nello specifico sul quadro di oggi Achille Lauro ha detto: “Sono il Pop. Presente, passato. Tutti, Nessuno. Universale, censurato. Condannato ad una lettura disattenta, Superficiale. Imprigionato in una storia scritta da qualcun altro. Una persona costruita sopra la tua persona. Divento banale, mi riducono ad un’idea. Antonomasia di quelli come me. Rinchiudere una persona in un disegno. Ma io ero molto di più. Il pregiudizio è una prigione. Il giudizio è la condanna. Dio benedica gli incompresi”. (agg. di Silvana Palazzo)
Achille Lauro, oggi terzo quadro con Emma e Monica Guerritore
Achille Lauro è pronto a tornare sul palco di Sanremo 2021 con il terzo quadro pop: questa volta ad accompagnarlo ci saranno Monica Guerritore ed Emma Marrone. Stando alle prime anticipazioni trapelate durante la conferenza stampa delle ore 12.00, il trapper dovrebbe cantare il brano “Penelope”, ma non è dato sapere di più. Vige il segreto assoluto sugli abiti e i costumi che indosserà, ma anche sulla performance che si preannuncia ancora una volta di rottura come ci ha abituato nelle due precedenti puntate. Un quadro che questa sera sarà arricchito dalla presenza di due straordinarie donne dello spettacolo italiano: da un lato la grandissima attrice Monica Guerritore e dall’altro la grinta e la passione di Emma Marrone, voce tra le più belle della musica italiana.
In attesa di scoprire quale quadro porterà in scena, Lauro ha condiviso una lettera: Cinque generi musicali raccontati attraverso cinque canzoni e cinque performance. Ho raccontato il glam rock, non vestendo i panni di un personaggio, ma incarnandone l’essenza. Sono stato il rock and roll per rivivere la leggerezza e la sensualità degli anni ‘50. Il mio sarà un viaggio nei generi musicali, i quadri ne saranno i contenitori. Generi che hanno definito e influenzato non solo la mia sensibilità di artista ma anche la percezione che la gente aveva di sé e del mondo. Ogni genere rappresenta un’epoca, un modo di vivere e di pensare: un momento di rottura e di cambiamento. La musica ancora oggi ne è il motore. Ha cambiato il modo di pensare, di vestire, di ballare, di interpretare la realtà e di esprimersi. Ha legittimato la ribellione, la libertà e ha aperto le porte all’individualità. Le mie benedizioni sono in realtà un invito a vivere la vita con il senso che ognuno desidera. Realizzare i propri sogni, nella totale libertà. Questa notte sarò il genere più incompreso della Storia, il pop. Questo è un viaggio che SARÀ davvero CHIARO solo alla fine. Davanti a Dio siamo tutti uguali”. Di cosa parla?
Achille Lauro e il secondo quadro a Sanremo 2021: la dedica a Mina
“Godere è un obbligo, Dio benedica chi gode”. Con queste parole Achille Lauro è tornato ad attirare l’attenzione su di sè portando sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2021 un omaggio alla Tigre di Cremona Mina. “Un tributo a Mina, donna dal vero animo rock n roll” – ha scritto l’artista sulla sua pagina Instagram postando anche una foto in cui si mostra con una lunga treccia rossa, un fiore sul bavero della giacca e una lunga descrizione. “Sono il Rock ‘N Roll. Trasgressione che entra nelle case di mezza America. Esplicito invito a lasciarsi andare. Una vecchia chiesa indignata per il credo dell’irriverenza. Nuovo tempio notturno del giovane e del proibito” – scrive Lauro che prosegue – “È tempo di gioco. Demonio, divinità, Jukebox tappezzati di chiodi.
Unione rituale con gli altri. In un solo corpo danzante. Carne che chiede carne. Uragano nei desideri sessuali, Scossa nel perbenismo familiare, Promessa di piacere. Il sacro vincolo del godimento. Godere è un obbligo. Dio benedica chi gode”. Sul palco l’artista ha omaggiato la grande Mina in un completo maschile con tanto di treccia lunga che richiama l’album cult “Rane supreme” della Tigre di Cremona pubblicato nel 1987. Lauro si è esibito sulle note di “Bam Bam Twist” accompagnato da Francesca Barra e Claudio Santamaria che a fine esibizione si sono scambiati un lunghissimo bacio.