Ecco il bollettino vaccini covid aggiornato ad oggi, 6 marzo 2021. Prosegue la campagna vaccinazione in Italia e stando ai numeri forniti dal sito ufficiale del governo, alle ore 6:01 di stamane le dosi di siero somministrate erano più di 5 milioni, per l’esattezza 5.158.820, su un totale di 6.542.260 distribuite alle varie regioni. Sono invece quasi 1.6 milioni gli italiani già immunizzati, coloro che hanno ricevuto anche la seconda dose (1.594.122), mentre le donne vaccinate sono 3.1 milioni contro i quasi 2 milioni di uomini.
Continua a crescere il numero relativo agli operatori sanitari e sociosanitari vaccinati, ad oggi, 2.4 milioni, così come quello degli over 80, ormai ad un passo dal traguardo del milione, leggasi 945.567. Nelle Rsa, le residenze per anziani, sono invece stati vaccinati 431mila ospiti, con l’aggiunta di 331mila unità di personale scolastico, e 112mila appartenenti alle forze armate.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 6 MARZO, GALLI: “SI POTREBBERO ACCANTONARE DOSI PER…”
Numeri positivi ma serve una forte accelerazione se si vuole raggiungere l’immunità di gregge entro la fine dell’anno in corso. Non sono da escludere quindi nuove strategie nel corso delle prossime settimane, come quella analizzata dal professor Massimo Galli dell’ospedale Sacco di Milano, secondo cui sarebbe buona cosa accantonare delle dosi di vaccino per le zone ad alto contagio, come ad esempio quella del bresciano in queste ultime settimane: “E’ un’idea che piace – ha detto lo stesso virologo ai microfoni di SkyTg24 – ma bisogna avere tre strumenti: chiudere le zone più colpite per lavorare in maniera tranquilla e senza ostacoli, fare tutti i test necessari per vaccinare i guariti e quelli che stanno avendo l’infezione in corso e gli altri si vaccinano tutti. Il punto debole è che non abbiamo i vaccini autorizzati per i bambini e per le persone che hanno meno di 16 anni, questa è una limitazione enorme”. Il boost desiderato dovrebbe comunque arrivare a breve, vista l’imminente approvazione di Johnson&Johnson da parte dell’Ema, e la probabile di Sputnik V, il tanto discusso vaccino russo.