Addio alla legge Bonafede: la nuova ministra della Giustizia Marta Cartabia ha un piano per cambiare la prescrizione, senza però arrivare allo strappo con il MoVimento 5 Stelle. A svelare il retroscena è Il Dubbio, spiegando che martedì prossimo è previsto un vertice di maggioranza al Ministero della Giustizia, la settimana successiva invece la ministra dovrà esporre le linee programmatiche in commissione Giustizia alla Camera, successivamente lo farà in Senato. La verità si saprà dunque il 29 marzo, quando scadrà il termine degli emendamenti alla riforma del processo penale. Un ruolo cruciale potrebbe averlo Enrico Costa, il parlamentare che si è battuto di più contro la legge Bonafede. Al deputato di Azione potrebbe essere affidato il ddl e quindi lo sforzo di dare una sintesi alla riforma del processo, compresa la modifica della prescrizione.
Del resto, Enrico Costa avrebbe già messo a punto un pacchetto di modifiche. Secondo Il Dubbio, potrebbe recuperare una vecchia proposta, ad esempio, per far precedere l’interrogatorio all’eventuale misura cautelare detentiva, ma comprende anche modifiche che includerebbero anche la prescrizione per fasi.
RIFORMA PRESCRIZIONE, IL RUOLO DI ENRICO COSTA
La riforma potrebbe portare alla decadenza dell’azione penale come sanzione per il mancato rispetto dei tempi limite massimi, anche in fase di indagine, e modellati a seconda della complessità. Dunque, per i maxiprocessi di mafia i tempi limite resterebbero lunghi. Secondo Il Dubbio, Enrico Costa potrebbe provare un dialogo con il MoVimento 5 Stelle, ma non si esclude che la ministra della Giustizia prenda l’iniziativa per proporre la revisione del ddl su diversi aspetti, ma pur sempre comprendendo la prescrizione. L’auspicio della Guardasigilli è di arrivare ad una soluzione graduale ma condivisa, sperando che M5s non finisca nell’angolo, anche perché bisognerà discutere pure della riforma del Csm.
Si comincia, dunque, martedì con il primo vertice di Marta Cartabia. Ci saranno i presidenti delle due commissioni Giustizia: Mario Perantoni (M5s) e Andrea Ostellari (Lega). Con loro i sottosegretari alla Giustizia: Anna Macina (M5s) e Francesco Paolo Sisto (Forza Italia). E così pure chi ha partecipato al ddl penale alla Camera: oltre ad Enrico Costa (Azione), Giovanni Bazoli (Pd), Pierantonio Zanettin (Forza Italia), Carla Giuliano (M5s), Federico Conte (Leu) e Lucia Annibali (Italia Viva).