Le Sardine hanno incontrato Valentina Cuppi, presidente del Pd, al Nazareno, mediante una protesta caratterizzata dalla presenza di circa 20 rappresentanti del movimento che, armati di sacco a pelo, hanno chiesto a gran voce la possibilità di dialogare con i vertici del partito, riuscendo a realizzare il proprio intento. Tuttavia, sul web è nata la polemica relativa a tale episodio, come si evince dal tweet pubblicato dalla giornalista di La7 Gaia Tortora, che scrive: “Le Sardine si assembrano. Arrivano da altra regione. Va tutto bene. Spiegatelo a chi sta facendo sacrifici enormi. Siamo al ridicolo”.
L’attenzione si focalizza dunque sull’evidente violazione delle restrizioni anti-contagio dettate dal Governo Draghi in sinergia con il Comitato tecnico scientifico, ma non tutti sono d’accordo con la giornalista. C’è, ad esempio, chi sottolinea: “Gaia, il diritto di manifestazione e di sciopero è insopprimibile e costituzionalmente garantito!”. Altri, invece, sposano la linea dell’autrice della “denuncia”: “Quindi noi che rimaniamo a casa siamo dei coglioni? A me oggi fanno 400 euro di multa se esco a fare due passi lontano dalla mia abitazione”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Le Sardine si assembrano. Arrivano da altra regione. Va tutto bene. Spiegatelo a chi sta facendo sacrifici enormi. Siamo al ridicolo.
— Gaia Tortora (@gaiatortora) March 6, 2021
SARDINE INCONTRANO VERTICI PD AL NAZARENO
Le Sardine invadono il Pd: quest’oggi, sabato 6 marzo 2021, circa venti rappresentanti del movimento, tra i quali figurano Mattia Santori e Jasmine Cristallo, si sono ritrovati sotto la sede nazionale del Partito Democratico portandosi dei sacchi a pelo, oggetti dal significato fortemente emblematico e rappresentativo della volontà di non muoversi di lì sino a quando non otterranno una risposta chiara e precisa dai vertici del sodalizio politico. Come riferisce l’agenzia di stampa ANSA, Valentina Cuppi, presidente del Pd, ha ricevuto in questi minuti una delegazione delle Sardine, con Santori che ha asserito: “Ci siamo stancati di una politica fatta sugli schermi e con decine di comunicati. Noi ci mettiamo il corpo e la faccia. Noi facciamo parte di un campo progressista e chiediamo che si apra una fase costituente, non per il Partito Democratico o per le Sardine, ma per migliaia di persone che da anni aspettano. Noi tutti in 15 anni, i partiti, le associazioni, i cittadini, non siamo riusciti a costruire una alternativa, e questo perché siamo tutti innamorati delle nostre etichette e delle nostre sigle”.
SARDINE INVADONO IL PD: “SERVE PROPOSTA CREDIBILE”
Le Sardine, guidate da Mattia Santori, provano dunque la strada del dialogo: “L’alternativa ci sarà comunque, spetta al Pd decidere se esserci o no – ha proseguito il leader del movimento –. Serve una proposta politica credibile, e non spetta a noi farla, ma spetta ai partiti politici. Abbiamo con noi i sacchi a pelo perché non ci basta essere ascoltati: chiediamo un’iniziativa politica e siamo disposti ad accamparsi finché non la avremo”. Una decisione, quella di scendere in piazza in un periodo delicato anche in termini di contagi come quello che l’Italia sta attraversando, che è stata preceduta da un post dello stesso Santori su Facebook, nel quale ha sottolineato che ci sono mesi in cui avverte il rimpianto di non essere rimasto zitto e buono (come cantano i Maneskin a Sanremo 2021): “Poi ti guardi intorno e vedi ancora schiere di opinionisti, flotte di disillusi, plotoni di culi pesi e tastiere pesanti. Apprezzo i benpensanti, ma non è con le penne fini che le cose cambieranno. Stimo gli intellettuali, ma credo che quando si tratta di ricostruire serva soprattutto chi si sporca le mani. Pensate quello che vi pare, ma la crisi del Pd è la crisi del Centrosinistra”.