I vaccini in Lombardia rappresentano in queste ultime ore un argomento spinoso, per via di un episodio verificatosi in questi ultimi giorni, quando alcuni abitanti hanno ricevuto sul proprio telefonino gli sms di prenotazione per l’inoculazione della prima dose: “Caro cittadino, Regione Lombardia la invita alla vaccinazione anti-Covid 19”. Tuttavia, quei messaggi sono stati spediti per errore, per via di un disguido rilevato nella piattaforma regionale di Aria spa. Tanto che, poco dopo, sul cellulare dei medesimi utenti è giunto un secondo sms: “A causa di un problema tecnico abbiamo inviato un messaggio con informazioni non corrette. Seguirà nel più breve tempo possibile un nuovo messaggio di invito”.
Prenotazione cancellata, dunque, e appuntamento con il vaccino rimandato a data da destinarsi. È accaduto ad alcuni soggetti over 80 e anche a rappresentanti del personale scolastico. La Regione, di fronte all’ennesimo “guaio” a firma del sistema Aria, ha deciso di affidare la fase massiva della propria campagna vaccinale a un altro strumento, quello messo a disposizione gratuitamente da Poste Italiane, ma dovranno passare almeno tre settimane prima che possa entrare in funzione.
VACCINI LOMBARDIA, FALLA NEL SISTEMA: PRENOTAZIONI APERTE A TUTTI
Relativamente alla questione vaccini in Lombardia, poi, è emersa una falla ulteriore in queste ore, come rivela sulle proprie colonne “Il Corriere della Sera”, che spiega come “due dei tre canali disponibili permetterebbero di registrare chiunque per il vaccino, non solo gli appartenenti alle categorie che ora hanno la precedenza”. In particolare, “il filtro è attivo nel portale dedicato ai cittadini, ma sarebbe saltato in quello dei farmacisti e dei medici di famiglia”. Nonostante questo “bug”, tuttavia, i tentativi di prenotazione “impropri” cadrebbero nel vuoto, nel senso che chi si è registrato pur non rientrando tra le fasce di popolazione aventi priorità, non sarà convocato via sms per sottoporsi alla somministrazione della prima dose del siero. Intanto, Letizia Moratti, vicepresidente della Lombardia e assessore regionale al Welfare, nell’ambito della conferenza Stato-Regioni ha asserito: “Crediamo sia fondamentale poter garantire almeno una dose di vaccino a tutti i lombardi entro la fine di giugno. Dobbiamo puntare a dare una prima protezione a tutti i nostri cittadini”.