Loredana Bertè violentata a soli 17 anni: la confessione choc dell’artista di Bagnara Calabra che rivela di essere stata vittima di violenza da un uomo più grande. A sorpresa la cantante di Sei Bellissima ospite di Verissimo da Silvia Toffanin ha raccontato di una violenza subita quando era giovanissima. “Avevo 16 anni, facevo serate ed eravamo sempre in giro per l’Italia, ma ero l’unica vergine del gruppo. Tutte mi dicevano di decidermi. C’era questo tizio che mi riempiva di fiori ogni sera, così alla fine dopo un mese ho deciso di uscire con lui. Mi portò in un appartamento scannatoio e quando ho sentito che chiudeva la porta col lucchetto mi sono spaventata. Ero terrorizzata, mi ha violentata e riempita di botte, sono riuscita ad uscire per miracolo, con tutti i vestiti strappati. Mi reggevo in piedi a malapena, un taxi mi portò in ospedale” è il racconto choc dell’artista.
Un momento terribile che la Bertè ha raccontato con minuzia di dettagli: “mi ha violentata. Mi ha strappato tutti i vestiti. Non so con quale forza sono uscita da quella casa e mi sono buttata in strada. Ero tutta piena di sangue e mi hanno portato in ospedale. Questa è stata la mia prima volta. Dopo questa esperienza non ho voluto vedere uomini per 3 anni”.
Loredana Bertè: “Sono stata violentata, avevo 16-17 anni”
Loredana Bertè ancora oggi ricorda la violenza subita quando aveva soli 16-17 anni. “Sono stata violentata. Avevo 16-17 anni” – il racconto choc dell’artista che durante quel periodo lavorava in un gruppo facendo serate tra Milano e Torino. “Facevamo le serate a Milano. Loro mi dicevano che era ora che trovassi la persona giusta. A Torino, c’era questo signore, un ragazzo, molto gentile. Per un mese mi ha mandato grandi mazzi di rose in camerino. Le amiche mi dicevano: è quello giusto” – ha raccontato l’artista che ha aggiunto – “mi sono detta che era arrivato il momento, mi sono fidata delle parole delle mie amiche. Così una sera ho deciso di cedere”.
A distanza di anni la cantante non nasconde: “ho sbagliato a non andare dalla polizia. La cosa più atroce è questa: all’epoca non era il caso di farlo. Mi sono tenuto stretto quell’orribile ricordo perché non volevo che mia madre sapesse dell’accaduto. Mi sarei sentita ancora di più in colpa per tutto ciò che era accaduto”. Una violenza che ha segnato la sua vita di donna: “per 5 o 6 anni non ho voluto avere a che fare con gli uomini. Oltre che fisicamente sono stata violentata anche psicologicamente”.