Primo assaggio di normalità post-pandemia negli Stati Uniti, dove gli anziani ospiti delle Rsa che sono stati vaccinati possono tornare ad abbracciare i parenti. Lo ha deciso il governo Usa, come riferito dall’Associated Press, che spiega come non solo possano abbracciare i loro cari, ma anche ricevere più visite. Peraltro, l’agenzia federale Centers for Medicare and Medicaid Services fa notare che i casi di coronavirus e le morti tra i residenti delle Rsa sono crollati nelle ultime settimane proprio grazie alla campagna vaccinale. Si tratta di una svolta importante, considerando che le persone che vivono in queste strutture hanno pagato a caro prezzo la diffusione della pandemia Covid. Anche se gli anziani in Usa rappresentano solo l’1 per cento della popolazione, si è registrata una morte su tre, secondo il Covid Tracking Project. Ora però c’è un altro problema da affrontare. Isolati a lungo proprio per essere protetti dal coronavirus, hanno dovuto soffrire una solitudine che ha aggravato le loro condizioni fisiche e mentali.
Il divieto di visite, entrato in vigore in Usa quasi un anno fa, è caduto solo in autunno, quando è stato permesso alle Rsa statunitensi di riaccettare le visite all’aperto e in forma limitata quelle al chiuso, in ogni caso con le precauzioni del caso, a partire dalla distanza interpersonale. Un’altra svolta dopo quella decisa da Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
USA, ANZIANI IN RSA TORNANO AD ABBRACCIARE I LORO CARI
«Se il residente è stato vaccinato completamente (quindi ha ricevuto anche richiamo, ndr), si può scegliere di avere un contatto ravvicinato (compreso il tocco) con il visitatore, indossando però una mascherina ben aderente e igienizzando le mani prima e dopo», precisano le nuove linee guida dei Centers for Medicare and Medicaid Services. Quindi, le precauzioni anti Covid, come mascherine e disinfettante, restano in vigore, infatti permane il suggerimento in Usa di prediligere le visite all’aperto degli anziani e di rispettare comunque la distanza di sicurezza. «Tutti noi proviamo un enorme sollievo e siamo fiduciosi che la riapertura delle visite possa essere realizzata in modo sicuro, dato tutto quello che abbiamo imparato durante la pandemia. Abbiamo imparato molto, le famiglie e le strutture sono pronte», ha dichiarato Terry Fulmer, presidente della John A. Hartford Foundation, come riportato dall’Associated Press. Le linee guida, inoltra, stabiliscono che le case di cura «dovrebbero consentire la visita interna in ogni momento e per tutti i residenti, indipendentemente dallo stato di vaccinazione», fatta eccezione per chi è infetto o in quarantena. Per questo si consiglia di procedere con la prenotazione delle visite. Inoltre, in caso di focolaio, le visite vanno comunque consentite, purché questo sia isolato.