«Draghi poteva fare peggio solo chiamando la mafia nella riorganizzazione del ministero della Giustizia»: Yanis Varoufakis non fa passi indietro sulle sue recenti dichiarazioni choc sul premier italiano sull’ingaggio di McKinsey come supporto tecnico-organizzativo nella distribuzione dei fondi comunitari. L’ex ministro delle Finanze della Grecia non ha usato mezzi termini nel parlare dell’ex presidente della Banca centrale europea…
«Guardi, non è importante per quanti soldi e dove sono stati assunti: è il loro coinvolgimento che trovo immorale. Ricordo a tutti che McKinsey è stata multata per 600 milioni negli Stati Uniti per uno scandalo legato al commercio di oppiacei che, Oltreoceano, continuano a causare migliaia di morti», un altro affondo di Varoufakis, che non ha risparmiato critiche anche all’operato dell’Unione Europea in tempi di pandemia…
VAROUFAKIS STRONCA DRAGHI
Per Yanis Varoufakis l’Europa sarà molto più debole dopo la pandemia, considerando che i fondi del Recovery Fund sono esigui e arriveranno anche tardi. «Il rischio per la zona euro è di sprecare un altro anno», il giudizio del greco, che ha invocato l’utilizzo di Eurobond per “europeizzare” il debito pubblico. Tornando su Mario Draghi, Varoufakis ha tenuto a ricordare: «La mia opinione su Mario Draghi è irrilevante. Sì, nel 2015 ha contribuito a strangolare la democrazia greca e in questo modo ha danneggiato anche la democrazia europea. Chiudere le banche elleniche è stato un modo per ricattare il popolo greco e costringerlo ad accettare l’ennesimo prestito impagabile da parte della Troika. Ma su Draghi penso ci sia un tema politico importante: la sua nomina non è frutto di un’elezione, è stato scelto a porte chiuse da leader politici che si sono accordati senza tenere conto dei rispettivi programmi con cui si erano presentati al popolo italiano».