Alle ore 21 chiudono i seggi in tutta l’Olanda dopo una tre giorni elettorale alquanto anomala, dominata ovviamente dalle regole anti-Covid: l’affluenza pare abbastanza alta, in aumento del 2% rispetto al 2017 (alle ore 17 era salita fino al 57%), con Mark Rutte favorito ancora alla guida dei Paesi Bassi dopo 11 anni di “dominio frugale” del suo partito liberale. I primi exit poll sono attesi dopo le 21 quando inizierà lo spoglio delle schede: resta come sempre in Olanda il rebus delle alleanze, con pure Vvd al Governo e il principale rivale – Geert Wilders, leader del Partito della Libertà (Pvv) – all’opposizione.
Atteso un importante exploit dei Verdi, sulla scia di quanto sta avvenendo anche nella vicina Germania, ma non dovrebbe essere un problema eccessivo per Rutte formare un Governo di coalizione sulla scia di quello uscente con gli altri partiti di centro-centrodestra. Secondo l’ultimo sondaggio di Peilingwijzer (compilato da Tom Louwerse dell’Università di Leida) il partito liberale VVD dovrebbe vincere tra i 36 e i 40 seggi, rispetto ai 33 del 2017.
PRESIDENZIALI IN OLANDA SU TRE GIORNI
Seggi aperti in Olanda per le Elezioni Politiche 2021, le prime in assoluto “spalmate” su tre giorni per effetto delle norme anti-Covid: da stamattina e fino a mercoledì i Paesi Bassi sono chiamati alle urne per rinnovare Parlamento e Governo. Da poco il Premier uscente – e grande favorito alla rielezione – Mark Rutte ha confermato le regole stringenti del lockdown, prorogando chiusure e coprifuoco (dalle 21:00 alle 4:30) fino al 31 marzo. Non sono poche le tensioni nelle principali piazze olandesi proprio contro le regole anti-Covid: solo ieri la polizia ha usato cannoni ad acqua per disperdere manifestanti che protestavano contro l’imposizione del coprifuoco, il primo nel Paese dalla Seconda guerra mondiale.
Viene così dato un significato ulteriore al voto delle Legislative oltre al normale scontro politico: nell’anno che porterà al voto la Germania con la fine dell’era Merkel – mentre in Italia ancora una volta è stato rinviato ogni Elezione in autunno – le votazioni in Olanda rappresentano un primo importante “referendum” sulla gestione della pandemia in ambito europeo, con il Governo Rutte che sarà inevitabilmente messo alla prova dei cittadini dopo i duri mesi di lockdown, chiusure e crisi economica. I seggi rimarranno aperti fino a mercoledì: oggi e domani potranno votare le persone ad alto rischio contagio (anziani e categorie fragili), mentre la giornata di mercoledì sarà dedicata al resto della popolazione, con i risultati in arrivo tra la sera del 17 e la mattina del 18 marzo.
ELEZIONI OLANDA, I SONDAGGI VEDONO RUTTE IN POLE
Secondo la media dei sondaggi raccolti in Olanda – e mostrati dal focus YouTrend – al netto delle polemiche di diversi strati della società in Olanda, il favorito alle Elezioni Politiche resta ancora il Centrodestra del Premier uscente Rutte: il suo VVD (Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia) viaggia al 24% dei consensi, con distante a ben 10 punti percentuali il Partito per la Libertà (PVV) del sovranista di destra Geert Wilders. Terzi, poco distanti, il partito Appello Cristiano Democratico (CDA) guidato dal Ministro dell’Economia uscente Wopke Hoekstra (12%), il vero “poliziotto cattivo” e rappresentante della corrente dei “frugali europei” negli scorsi mesi contro le richieste di Italia e Spagna sul Recovery Fund. Moltissime come sempre le liste che partecipano al voto in Olanda, tradizionalmente un Paese dove per governare è e resterà primaria la necessità di una coalizione anche piuttosto variegata: resta al momento molto bassa nei sondaggi il macro-mondo della sinistra, dal partito liberale di sinistra D66 al10%, a quello dei laburisti (PvdA) all’8%, i socialisti (SP) al 7% e i Verdi (GL) al 6%.