Beppe Sala a tutto tondo nel lungo confronto online con Carlo Calenda. Il sindaco di Milano, che ha “mollato” il Pd da pochi giorni, ha parlato con il leader di Azione del ruolo della città alla prova del piano europeo. Il primo cittadino meneghino ha subito messo in risalto che «l’essere ecologista non è un vezzo», bensì «un’occasione per provare lavoro nuovo e sostenibile». Ma non solo…
Per Beppe Sala lavoro e sviluppo devono avere carattere ambientale, da qui l’impegno con i Verdi Europei: «Il mio è stato un atto di onestà. Mi prendo un rischio e qualcuno proverà a buttarmi addosso la croce di un certo tipo di ambientalismo sterile e di opposizione». L’adesione ai Verdi è dunque stata naturale: «Loro esprimono un pensiero largo e a volte, volendo contare naturalmente, sono più dialoganti con le imprese di altre forze politiche».
BEPPE SALA: “CHIUSURE SCUOLA, ABBIAMO ESAGERATO”
Passando all’economia ed ai soldi del Recovery Fund, Beppe Sala ha annunciato progetti già pronti e non «un libro dei sogni». Milano ha la capacità di investire un miliardo all’anno, ha spiegato il primo cittadini, con tre dossier già pronti: mobilità, edilizia popolare e energia. Tutto legato al lavoro, ovviamente. Poi un passaggio molto importante è quello dedicato alla scuola e alla chiusura degli edifici scolastici a causa della pandemia: «In quest’anno abbiamo esagerato e stiamo esagerando, non possiamo non vedere il disagio che i ragazzi hanno e le patologie gravissime che si stanno creando». Beppe Sala ha poi confermato di essere assolutamente a favore delle due principali proposte del neo segretario Pd, Enrico Letta: parliamo di ius soli e voto ai 16enni.