Sono passati vent’anni dal suo ultimo singolo ed oggi Riccardo Fogli torna con il brano “Tenerezza ’93”. Una lettera in musica con cui l’artista chiede perdono al figlio Alessandro. Tra padre e figlio non ci sono mai state discussioni o incomprensioni, ma attraverso il brano scritto quando Alessandro aveva 18 anni mentre cercava di capire quale sarebbe stato il suo futuro, Fogli chiede perdono per il mondo che gli sta lasciando chiedendogli di non arrendersi mai e di credere sempre nei propri sogni. Una struggente e delicata dichiarazione d’amore di un padre a un figlio come spiega lo stesso Riccardo Fogli a Vanity Fair.
«Ho fatto la terza media, finite le scuole in giugno, a settembre già lavoravo in fabbrica. È normale, quindi, sognare che tuo figlio si laurei, che sia pronto ai sacrifici, ma bisogna anche aspettare che lo faccia con i suoi tempi e che prenda fiato. Mentre succedeva io, nella camera accanto, scrivevo questo pensiero di tenerezza: non ho mai discusso con mio figlio, non ho mai alzato la voce con lui, ma avevo comunque voglia di chiedergli scusa per le promesse mancate».
RICCARDO FOGLI: “MIO FIGLIO ALESSANDRO NON MI HA MAI RINFACCIATO NIENTE”
Riccardo Fogli che, prima di trovare il successo lavorava come gommista senza perdere mai quella rabbia di rivoltare il mondo, parla a cuore aperto al figlio Alessandro. «Non mi ha mai rinfacciato che noi abbiamo avuto culo, che abbiamo venduto milioni di copie e che è successo tutto in fretta: sembra, però, che i sogni oggi siano quasi finiti, e che solo il suo sorriso possa salvarlo. Nonostante abbia un babbo che si è sposato 2 o 3 volte e ha combinato diversi disastri, a lui non è mai venuta meno la voglia di innamorarsi, è sempre stato onesto», racconta Fogli che, oggi, si è tranquillizzato vedendo il figlio sereno. Oggi, infatti, Alessandro lavora in Ducati, ha una vita tranquilla e felice e Fogli lo raggiunge a Bologna appena ne ha la possibilità vivendo a Roma con la moglie e la figlia. «Lavora in Ducati. Un lavoro bellissimo, intrigante, che gli apre un grande futuro. Sono davvero contento di questo», conclude.