Mario Sarzanini è morto. Una notizia che getta nello sconforto l’intero universo del giornalismo, che si vede improvvisamente privato di un vero e proprio magister, specializzato nella cronaca giudiziaria capitolina, che per molti anni ha seguito da vicino, documentando qualsiasi accadimento con professionalità e accuratezza, nel pieno rispetto delle persone coinvolte. Soltanto per citare qualche esempio, come ricorda l’Adnkronos, agenzia con cui aveva a lungo collaborato, “Sarzanini è stato testimone diretto di tutte le più importanti vicende della cronaca nera e giudiziaria che hanno caratterizzato gli ultimi 50 anni di storia italiana, dal caso Moro all’attentato al Papa, dai delitti di via Poma e dell’Olgiata agli omicidi di D’Antona e Biagi per mano terrorista”.
Vero e proprio decano dell’informazione a livello giudiziario, Mario Sarzanini si trovava da alcune settimane ricoverato presso una clinica della città di Roma, ma non sono state rese note le cause che hanno determinato la sua dipartita. Avrebbe festeggiato il prossimo mese il suo ottantasettesimo compleanno.
MARIO SARZANINI, ADDIO A UN PILASTRO DEL GIORNALISMO
Mario Sarzanini e la sua scomparsa segnano davvero la fine di un’epoca a livello di cronaca e i suoi tre figli, Fiorenza, Roberta ed Enrico, hanno ereditato da lui la passione per il giornalismo e per l’informazione. In particolare, Fiorenza Sarzanini è vicedirettore de “Il Corriere della Sera”. Come riporta il sito del “Premio Ischia”, la donna è stata assunta nel 1988 dal quotidiano “Il Messaggero”, dove è rimasta, occupandosi di cronaca giudiziaria, fino al 2000, quando è stata poi chiamata da “Il Corriere della Sera”. Sulle orme paterne, anche lei ha seguito i principali casi giudiziari degli ultimi anni, dal G8 di Genova al delitto di Novi Ligure, dalla morte della contessa Vacca Agusta fino alle inchieste sui politici e sulla corruzione, come le indagini sui “Grandi Appalti” e quelli sulle feste del presidente del Consiglio, fino agli arresti dei parlamentari accusati di aver rubato i fondi pubblici destinati alle spese dei partiti. Si è occupata altresì dei temi legati alla sicurezza e all’immigrazione, prestando particolare attenzione al Ministero dell’Interno.