A Storie Italiane si torna a parlare dell’omicidio di Maurizio Gucci, per cui è stata condannata e arrestata (pena già scontata), Patrizia Reggiani. In collegamento da Milano c’è Carmine Gallo, l’ex ispettore capo che nel 1995 arrestò proprio Lady Gucci andando a prenderla a casa sua. Le immagini del fermo fecero il giro dei telegiornali, e in quell’occasione Patrizia Reggiani apparve con addosso uno strano cappotto, non un abito a cui la stessa aveva abituato i media: “Aveva il mio giaccone – ha spiegato oggi l’ex poliziotto Carmine Gallo – perchè quando siamo andati ad arrestarla lei aveva indossato una pelliccia abbastanza costosa, poi quando c’era da accompagnarla in carcere le ho detto che non era il caso di indossare quella pelliccia e gliel’ho fatta togliere; a quel punto era rimasta solo con un maglioncino addosso e io le ho dato il mio giaccone”.
L’ex ispettore ha aggiunto: “Quella mattina che siamo andati in casa sua per arrestarla, non sentiva il campanello, abbiamo dovuto rompere il vetro della porta d’ingresso. Una volta dentro, le abbiamo detto che eravamo della polizia, mi sono presentato e che c’era un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso di omicidio. Non era agitata, l’ho fatta accomodare sul divano, le ho spiegato le ragioni dell’arresto, lei l’ha sfogliata e mi ha detto: ‘l’omicidio di mio marito è stato un incidente e chiarirò tutto davanti al magistrato'”.
DELITTO GUCCI, L’EX ISPETTORE CAPO: “NON SAPEVO CI FOSSE IL FILM”
L’ex poliziotto Carmine Gallo è stato quindi interpellato sul film che sta girando Lady Gaga proprio sull’omicidio Gucci: “Ho vissuto questa storia in diretta, in tutte le sue fasi, ma la signora Reggiani l’ho conosciuta poco. C’è sicuramente una somiglianza fra due donne (la Reggiani e Lady Gaga ndr), può essere una buona interpretazione da parte di Lady Gaga. Non so da chi vengo interpretato, neanche sapevo che ci fosse un film sul caso Gucci”. Sulal famosa maga Giuseppina Auriemma: “L’avevamo arrestata a Napoli, poi è venuta a Milano con gli altri colleghi della polizia di Napoli. Era molto più agitata della signora Reggiani, ha sempre negato tutto, negava qualsiasi cosa. Savioni (il sicario ndr) raccontava che il movente dell’omicidio di Gucci era il fatto che la Reggiani non volesse abbandonare il cognome, c’erano sempre liti col marito perchè lei voleva usarlo”.