I numeri del bollettino vaccini hanno acceso il dibattito nelle ultime ore e Sandra Zampa si è scagliata contro le differenze tra regione e regione. L’ex viceministro della Salute ha commentato così gli ultimi dati ai microfoni di Omnibus e ha voluto difendere a spada tratta l’ex commissario Arcuri: «Io non penso che sia una questione che riguarda le persone e chi è chiamato a gestire il piano vaccinale, io ho sempre espresso il mio apprezzamento per quello che ha fatto Arcuri e non ho cambiato idea oggi».
Sandra Zampa è tornato sul piano stilato dall’ex commissario, puntando il dito contro le regioni: «Quello che è sbagliato è pensare che le questioni si risolvano cambiando le persone, se non inadatte: i dati sui vaccini ci dimostrano che non sono state rispettate le indicazioni che il piano aveva fornito alle regioni. Le priorità sono sempre state indicate con una chiarezza estrema: al primo posto c’erano gli operatori sanitari, poi le Rsa e gli ultra-ottantenni».
SANDRA ZAMPA: “TITOLO V VA RIVISTO”
«I numeri parlano da soli, lasciandoci sbalorditi. Ci sono regioni dove si è partiti con l’idea che bisognava utilizzare la categoria delle professioni…», ha spiegato Sandra Zampa nel corso del suo intervento: «Non solo è uscito il piano, ma anche un’indicazione precisa delle fragilità, delle patologie più pericolose, e anche questo mi piacerebbe capire perché non viene rispettato». E l’esponente del Partito Democratico si è schiarata a favore di una futura revisione del Titolo V: «Io del Titolo V penso che vada rivisto, ma non credo che nel pieno della pandemia sia arrivato il momento di aprire un dibattito sulla riforma».