Ivano Michetti è ospite di Serena Bortone nella nuova puntata di Oggi è un altro giorno e ripercorre quei terribili momenti che hanno anticipato il suo ricovero in ospedale a causa di un ictus. “Me ne sono accorto perché alle 4 di notte mi sono alzato perché avevo un bisogno fisico, poi però cado subito sul letto. Mi preoccupo un po’ perché tento di rialzarmi ma non riesco, mia moglie si preoccupa e mi chiede come sto e lì io rispondo qualcosa ma non ricordo”, ha raccontato Michetti su Rai1. Poi la corsa in ospedale dove, ricorda, è rimasto per cinque mesi. Proprio lì in ospedale, dopo un sogno quasi premonitore, è stato ricontattato da Nick che gli ha chiesto scusa. Così sono i Cugini di campagna sono tornati insieme. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Ivano Michetti e il dramma dell’ictus
Ivano Michetti dei Cugini di Campagna sarà di nuovo in tv, ospite a Oggi è un altro giorno e, con molta probabilità, tornerà a parlare della malattia o, meglio, il malore che lo ha colpito, un brutto ictus che ha rischiato di strapparlo all’effetto dei suoi cari, dei suoi amici e colleghi. Alla fine il miracolo c’è stato e lui è tornato più forte di prima e, soprattutto, può di nuovo calcare il palco e non solo per cantare ma anche per raccontare la sua sorprendente storia. Ospite di Domenica Live Ivano Michetti nelle scorse settimane ha raccontato proprio a Barbara d’Urso quei tragici momenti in cui è stato colpito da un ictus e anche quelli subito successivi. Il cantante ha rivelato d’aver trascorso ben 5 mesi ricoverato e che ha temuto di non farcela per la situazione critica in cui versava.
Ictus, malattia Ivano Michetti, cosa è successo al leader dei Cugini di Campagna?
Sempre nello stesso programma, Ivano Michetti ha parlato di quei momenti in cui tutto è sembrato strano in un attimo e la sua vita gli è passata davanti proprio per via dell’ictus che lo aveva fulminato: “Di notte, alle 5 mi sono alzato, avevo un bisogno impellente, e mi sono accasciato tutto su un lato. Ho preso il telefono, ho chiamato il dottore. Io ero convinto di parlare, ma non dicevo niente”. Fu in quel momento che si è accorto che stava succedendo qualcosa di grave e poi ha aggiunto anche di essere stato operato al cuore per ben due volte e di non ricordare niente perché nei cinque mesi in ospedale, nei primi quattro pensava che non sarebbe più tornato a casa.