Torna in collegamento con Storie Italiane il professore del San Martino di Genova, Matteo Bassetti. Si parla ancora della campagna vaccinale, alla luce delle parole di ieri di Draghi che si è auspicato un’accelerazione, arrivando alle famose 500mila dosi di vaccino giornaliere il prima possibile. “Ottima notizia il discorso di Draghi di ieri – le parole di Bassetti interloquendo con Eleonora Daniele – molto pragmatico, in qualche modo cerchiamo di imitare chi ha fatto bene come gli inglesi, per arrivare fino a 500mila vaccinazioni al giorno”.
Bassetti ha quindi cercato di spiegare cosa non abbia funzionato: “Siamo un paese in cui vi sono tante persone anziane, e per le persone con mobilità ridotte è una cosa più difficile. Diciamo che non ha funzionato l’impianto iniziale, qualche cosa indubbiamente non ha funzionato, come i gazebo nelle città ampiamente tramontati… bisogna cercare di utilizzare ciò che abbiamo, fiere, teatri, chiese, centri commerciali, dobbiamo essere pragmatici. Dobbiamo puntare dritti il pragmatismo, 500mila dosi al giorno; se le dosi di vaccino arrivano, da metà del mese di aprile dovremmo essere pronti a questi numeri”.
BASSETTI: “ENTRO L’ESTATE 40 MILIONI DI VACCINI”
In vista dell’estate: “Arriveremo all’estate con 40 milioni di vaccini e ciò ci dovrebbe consentire un’estate non normale ma sicuramente più tranquilla, se no sarà un’estate difficile, ci auguriamo tutti che si posa fare. Dobbiamo puntare poi all’immunità per il prossimo autunno, entro il primo novembre 2021 dobbiamo arrivare con il 75% vaccinati, e serviranno più o meno 100 milioni di vaccini”. Sulle persone già vaccinate, molte delle quali non proprio a rischio: “Qualcuno si è dimenticato che cosa abbiamo pagato in questo anno e chi lo ha pagato di più, ovvero gli over 70 e le persone più fragili, e quindi a loro andava indirizzata la nostra attenzione, alla memoria storica del nostro paese, ma anche a chi ha tumori, chi è obeso, chi ha problematiche, questi erano gli primari. E poi ci abbiamo messo del nostro, come quando hanno detto che AstraZeneca non andava bene per gli anziani, oggi le cose sono più chiare e quindi dobbiamo porci l’obiettivo che entro la fine di aprile tutti i nostri nonni debbano essere vaccinati”.